Giorgio Salomon

By michela,

Un volume che raccoglie i 60 anni di attività del fotoreporter trentino Giorgio Salomon, che dall’età di vent’anni va dando conto degli eventi del tempo e delle forme del mondo attraverso i suoi servizi giornalistici e i suoi lungometraggi. Un fotografo sempre un metro più avanti: con una inguaribile curiosità, una grande passione per l’immagine Giorgio Salomon ha raccontato fatti del nostro Paese e del mondo con la forza del cronista che fissa in un singolo fotogramma una storia intera. Le drammatiche inquadrature del disastro del Vajont, l’alluvione del 1966, gli attentati in Alto Adige, le Brigate Rosse, la Berlino del 1965 in un trionfo di filo spinato, i drammi dei nostri giorni tra immigrazioni, guerre e disastri naturali. Con la sua macchina fotografica ha dimostrato una grande intuizione per il cambiamento del clima, documentando il Po sempre più asciutto, i ghiacciai sempre più fragili e ristretti, i milioni di alberi sradicati dagli estremi eventi meteo. Giorgio Salomon ha messo a fuoco l’Italia e il mondo per raccontare paesi, montagne, culture e popoli. E anche guerre: nel 1983 firma il reportage sulla guerra russoafgana e la resistenza armata dei Mujahiddin, nel 1990 dopo essere stato nominato inviato speciale alla Rai (TG1) viene sequestrato in Uganda dal movimento rivoluzionario. Premiato più volte per le sue fotografie e i suoi filmati nel 2003 è stato insignito dall’Archivio del Disarmo del premio giornalistico Colombe d’oro per la Pace. (2003)

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CAORLE

By michela,

Fra tutte le lagune costiere del nord dell’Adriatico, ognuna unica e tutte simili, come le varianti di un cocktail a base di acqua salmastra e terra limacciosa, quella di Caorle è quella dove il rapporto delle parti è maggiormente a favore dell’elemento terra. Qui il rapporto è sbilanciato verso l’elemento «secco», per quanto umido sia in realtà. È qui che Ernest Hemingway ambienta i primi passi del suo libro Al di là dal fiume e tra gli alberi.

La Laguna di Caorle è in effetti una riserva naturale unica, con una superficie di oltre 10.000 ettari, nei quali proliferano una grande varietà di habitat naturali, non solo le zone umide, ma anche pinete, dune sabbiose e zone costiere rocciose. Da questo ambiente che, più che accogliere, informa Caorle stessa, parte il viaggio in immagini di questo libro fotografico e della sua autrice, Sara Ventura. La foto di apertura di questo volume pare voler dichiarare questo, con il suo densissimo gradiente di colori, la sua saturazione quasi irreale. Preparatevi a un sogno di uomini che paiono coltivare l’acqua camminando sulle velme, raccogliendo molluschi anziché ortaggi; di case che pare si possano raggiungere allungando la mano e invece sono isolate da specchi d’acqua e porti. Il mondo visto attraverso il suo obiettivo è un universo antico che si ripete da secoli, ma che uguale non avverrà mai più come nel momento dello scatto. Ventura ci racconta un vissuto che attraverso le foto si arricchisce. È il viaggio fotografico di una caorlotta d’adozione, una caorlotta per amore di Caorle.

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Cinquant’anni dopo. In Valle dei Mòcheni con Flavio Faganello

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Un omaggio a un artista che ha segnato la storia del Trentino della seconda metà del ventesimo secolo: Cinquant’anni dopo. In valle dei Mòcheni con Flavio Faganello è il titolo della mostra dedicata alle opere dell’artista fotografo Flavio Faganello (Terzolas, Trento 1933-Trento 2005), che si terrà a Palù del Fersina (Trento) dal 1° luglio al 29 settembre 2023.

Fotografo e reporter, ma soprattutto testimone del suo tempo, Flavio Faganello (Terzolas, Trento 1933-Trento 2005) ha documentato con passione e rigore filologico le profonde trasformazioni di un Trentino rurale negli anni del dopoguerra, le contraddizioni del miracolo economico e le rivoluzioni culturali della modernità. Cronista del territorio, sin dai primi anni sessanta ricerca con fiuto antropologico tutto ciò che considera fondamentale per lasciare tracce concrete dell’identità trentina. Nel 1971 pubblica con Aldo Gorfer La Valle dei Mòcheni, un volume corredato da un ricco apparato iconografico e momento cardine del suo percorso professionale. L’incontro con la “valle incantata”, custode di ritmi arcaici e di una secolare tradizione linguistica miracolosamente conservatasi, esercita sul fotografo un impatto profondo. Tramite numerose immagini inedite il volume presenta, a distanza di cinque decenni, i temi da sempre cari a Faganello: i protagonisti della valle, donne e uomini; il duro lavoro nei campi e sui monti; il paesaggio, le feste, le suggestive architetture degli antichi masi.

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Ti farò crescere

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I due personaggi protagonisti di questa storia vivono ognuno nel proprio mondo: uno nel mondo sotterraneo, nascosto dalla luce del sole; l’altro in superficie, ben visibile. Il protagonista per il mondo visibile è un giovane uomo mentre un giovane lombrico rappresenta il mondo sotterraneo. Entrambi sentono una forte volontà di prendersi cura di un albero e ne osservano con stupore i cambiamenti. La loro curiosità li porterà a spingersi oltre i loro confini, a cercare in profondità per capire cosa si trova in un territorio ignoto. A quel punto i loro mondi si incontreranno lasciando spazio alla ricerca per una crescita anche interiore.

Questo albo illustrato è rivolto ai bambini che con la loro curiosità cercano ed esplorano il mondo. In modo velato, viene proposto il mondo del subconscio che a volte ci guida ed è responsabile delle nostre scelte di vita e che appunto, ci porta ad andare ad esplorare oltre i nostri confini e oltre la nostra zona di comfort. Un albo per piccoli ma con un messaggio rivolto anche ai più grandi, comunque per tutti coloro che si mettono in ascolto di loro stessi.

Ti farò crescere viene proposto in tre lingue per varcare i confini ed arrivare lontano.

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VILLE VENETE

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Nel Nord Est italiano si contano 4.242 ville, 3.807 delle quali in Veneto e 435 in Friuli Venezia Giulia. L’85% sono di proprietà privata e il restante 15% di proprietà pubblica o ecclesiastica. Per il 62% sono costruite tra il Seicento e il Settecento. 500 i cicli di affreschi, migliaia le statue, centinaia i giardini secolari. Come si sta salvaguardando e rilanciando questo patrimonio unico al mondo?

Questo libro interessante e utile nasce, su stimolo dell’Associazione Premio Letterario Gambrinus Mazzotti, proprio per fare un bilancio sulle iniziative che potrebbero favorire una nuova primavera delle Ville Venete, a 70 anni di distanza dalla mostra-denuncia del 1952 a Treviso organizzata dal pioniere dell’ambientalismo scientifi co Bepi Mazzotti. Gli autorevoli relatori di un seminario tenuto a Treviso lanciano, in particolare per i giovani veneti, nuove idee e proposte capaci di creare nuove opportunità per singoli e comunità, coniugando virtuosamente cultura e turismo e varando una nuova stagione per le ville del Palladio e altri geniali architetti, dopo aver vissuto il Tempo dello splendore e il Tempo della decadenza.

Tre le tappe principali di questo virtuale viaggio artistico ed etnoantropologico nel Veneto:

1. L’omaggio alla bellezza di questi ambienti attraverso l’originale montaggio del “Cinema in Villa”;

2. la consegna dei Lampadieri dell’Ambiente a tre meritorie esperienze di salvaguardia e valorizzazione;

3. un confronto costruttivo con i maggiori esperti di Ville Venete che sfocia, a cura del presidente dell’Associazione mazzottiana Pier Francesco Ghetti, in un Manifesto di Treviso per la salvaguardia e il rilancio delle ville venete.

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VILLA BASSI RATHGEB

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La guida Villa Bassi Rathgeb è uno strumento rivolto ai cittadini e ai visitatori, nonché al pubblico internazionale che attualmente frequenta la città di Abano Terme (Padova) come rinomata stazione di cura e soggiorno. Del territorio aponense la Villa ne è l’eccellenza storico-artistica e architettonica, grazie agli spazi che compongono il complesso, alle sale affrescate e al parco che la circonda. La guida rientra in un’attività pluriennale di pubblicazioni per la conoscenza e la diffusione del Museo di Villa Bassi Rathgeb e delle sue ricche collezioni d’arte, per renderlo un museo partecipativo, aperto alla “strada”, mutevole e in costante rilettura del suo contenuto.

La guida – disponibile in due edizioni italiano e inglese – è stata realizzata con la collaborazione dell’Università degli Studi di Padova con il Dipartimento dei Beni culturali e la Regione del Veneto.

 

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Da Venezia al Mondo

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54 fotografie (molte inedite) per celebrare il primo viaggio aereo con passeggeri dall’Italia verso il Mondo. Era il 18 agosto 1926 quando il Junckers F13 diretto a Vienna decollò dall’aeroporto Nicelli a Venezia, il più antico scalo aeroportuale commerciale d’Italia. I primi cento anni di attività del Nicelli (1926-2026) hanno fatto la storia dell’aviazione commerciale italiana e veneziana e coincidono quasi perfettamente con la storia dell’aeronautica militare italiana, che nel 2023 festeggia il centenario dalla sua istituzione. Dai primi eroici tentativi di volo alla costruzione del primo terminal nel 1935, dai voli di D’Annunzio alle visite del Re Vittorio Emanuele III, allo storico primo incontro tra Mussolini e Hitler, la mostra ci rivela come Venezia, da sempre inarrivabile punto di partenza verso il Mondo, abbia anche e per prima messo le ali all’Italia, lanciandola in una delle dimensioni più speciali dell’umanità, il volo.

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Il Musestre. Sopralluoghi e progetti tra il Quattrocento e l’oggi

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Il volume è il nono numero della collana “I Quaderni di Fra Giocondo” del Consorzio di Bonifica del Piave. Il fine di questi quaderni è quello di illustrare le vicende storiche legate alle caratteristiche idrauliche o alla bonifica e irrigazione relative ai territori che compongono questo comprensorio.

Il Consorzio Vallio Meolo Musestre si costituì per la prima volta nel 1400 come libera associazione tra proprietari terrieri ed ebbe, fin dall’inizio, lo scopo primario della regimentazione degli eccessi delle acque presenti nel suo comprensorio. In queste pagine si traccia un percorso storico tra le definizioni amministrative che vengono, mano a mano, riportate negli statuti e regolamenti consorziali, e muove dalle annotazioni fatte da Sandra Lazzari in introduzione agli inventari ed elenchi della documentazione conservata presso l’archivio del Consorzio di Bonifica Piave e riferita ai fondi confluiti nell’ex Consorzio Destra Piave. Una parte del volume è dedicata ai due più importanti progetti che hanno interessato l’area del Musestre, tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima del Novecento: il progetto di sistemazione del Fiumicello Musestre e dei suoi influenti Musestrello di Breda, Musestrello di S. Giacomo e Mignagola inferiormente al Partitore di Carbonera, redatto nel 1877 da D. Monterumici e il progetto per la bonifica a scolo naturale del comprensorio Consorzio di Bonifica Vallio Meolo Musestre – Bacino Musestre, redatto nel 1936 da L. Monterumici.

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Carlo Conte pittore

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Lo scultore Carlo Conte (Moriago della Battaglia 1898 – Pieve di Soligo 1966) nelle vesti di pittore: è la rivelazione inaspettata e sorprendente di un protagonista del Novecento docile e potente, lirico e aggressivo, ritenuto da Alfonso Gatto «il più autentico scultore nostro» dopo Arturo Martini. Per la prima volta, dipinti e disegni, provenienti da collezioni private venete e friulane e dalla Collezione Malabotta custodita presso la Fondazione Giorgio Cini di Venezia, restituiscono il profilo inedito di un artista che, ammirato al Museo Bailo di Treviso e alle Gallerie d’Arte Moderna di Milano e Roma per la vitalità delle sue figure plastiche, emerge ora nella pienezza di raffi nato ritrattista e di vivace paesaggista. Colori forti e accesi, ritmi eccitati di ascendenza fauve interpretano un paesaggio veneto ancora riconoscibile nella freschezza degli scenari orografi ci e nella brillantezza del verde magico, intenso e odoroso.

Il volume accompagna la mostra “Carlo Conte Pittore” a Moriago della Battaglia, presso la Casa del Musichiere, aperta fino al 18 giugno 2023.

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Riflessioni notturne

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Il volume costituisce il catalogo della mostra di Giovanni Soccol, Riflessioni notturne, presentata al Museo Fortuny dal 5 maggio all’1 ottobre 2023, a cura di Chiara Squarcina. La mostra dell’artista veneziano è dedicata ad una nuova serie di pitture il cui soggetto è costituito da dieci architetture-simbolo che si affacciano sul Canal Grande, a partire dalla Dogana da Mar fino alla Chiesa di San Simeone. Chiese e palazzi si stagliano in una luce notturna che raccorda e unisce tra di loro gli elementi, conferendo loro un’atmosfera metafisica, non nuova nella ricerca dell’artista di cui costituisce il fil rouge degli ultimi decenni.

Il catalogo presenta un’ampia panoramica iconografica sia dei dipinti che degli studi preliminari, anch’essi presenti in mostra. Testi di Chiara Squarcina, Giandomenico Romanelli e Giovanni Soccol.

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