Manifesto stampa a 1 colore con caratteri originali di legno dell’Archivio Tipoteca su carta Fedrigoni Materica 120 gsm.
3 serie di manifesti, a tiratura limitata di 30 copie, numerate e firmate dal designer Marco Campedelli.
Altre serie disponibili: Gesso, Acqua
Concept, design e personalizzazioni di Marco Campedelli
Respira gioca sul valore di tale atto: il soffio vitale dell’aria ricompone il benessere, ricreando il cosmo (cioè l’ordine) e facendo fluire ogni cosa in noi. Respirare manifesta la nostra stessa essenza e, come ha scritto Vito Mancuso, «Respiro, dunque sono». La forza del manifesto è racchiusa nella ricomposizione di un semplice verbo nel modo imperativo: «Respira».
Marco Campedelli (Verona) è graphic designer e calligrafo in diversi ambiti: grafica per etichette di vini, copertine di libri, carte da parati. In tipografia è alla continua ricerca del carattere imperfetto che segna il passaggio del tempo, ritrovando un nuovo senso nel quotidiano attuale.
Manifesto stampato a 1 colore con caratteri originali di legno dell’Archivio Tipoteca su carta Fedrigoni Materica 120 gsm.
3 serie di manifesti, a tiratura limitata di 30 copie, numerate e firmate dal designer Marco Campedelli.
Altre serie disponibili: Acqua, Quartz
Concept, design e personalizzazioni di Marco Campedelli
Respira gioca sul valore di tale atto: il soffio vitale dell’aria ricompone il benessere, ricreando il cosmo (cioè l’ordine) e facendo fluire ogni cosa in noi. Respirare manifesta la nostra stessa essenza e, come ha scritto Vito Mancuso, «Respiro, dunque sono». La forza del manifesto è racchiusa nella ricomposizione di un semplice verbo nel modo imperativo: «Respira».
Marco Campedelli (Verona) è graphic designer e calligrafo in diversi ambiti: grafica per etichette di vini, copertine di libri, carte da parati. In tipografia è alla continua ricerca del carattere imperfetto che segna il passaggio del tempo, ritrovando un nuovo senso nel quotidiano attuale.
Manifesto stampato a 1 colore con caratteri originali di legno dell’Archivio Tipoteca su carta Fedrigoni Materica 120 gsm.
3 serie di manifesti, a tiratura limitata di 30 copie, numerate e firmate dal designer Marco Campedelli.
Altre serie disponibili: Gesso, Quartz
Concept, design e personalizzazioni di Marco Campedelli
Respira gioca sul valore di tale atto: il soffio vitale dell’aria ricompone il benessere, ricreando il cosmo (cioè l’ordine) e facendo fluire ogni cosa in noi. Respirare manifesta la nostra stessa essenza e, come ha scritto Vito Mancuso, «Respiro, dunque sono». La forza del manifesto è racchiusa nella ricomposizione di un semplice verbo nel modo imperativo: «Respira».
Marco Campedelli (Verona) è graphic designer e calligrafo in diversi ambiti: grafica per etichette di vini, copertine di libri, carte da parati. In tipografia è alla continua ricerca del carattere imperfetto che segna il passaggio del tempo, ritrovando un nuovo senso nel quotidiano attuale.
American Beauty è il nome di una meravigliosa rosa rossa creata in Francia, che, esportata negli Stati Uniti, è diventata la più diffusa del continente nordamericano, oltre che fiore simbolo della città di Washington. I suoi petali resistono a lungo prima di appassire, mentre il gambo rapidamente marcisce: metafora efficace della società statunitense e delle sue contraddizioni evidenti e nascoste.
Con il titolo “American Beauty”, a Padova, al Centro Culturale Altinate San Gaetano, dal 13 settembre 2023 al 21 gennaio 2024, viene presentata una selezione di 130 opere di 120 artisti, che raccontano luci e ombre della nazione che più di ogni altra ha caratterizzato l’ultimo secolo a livello globale, gli Stati Uniti, appunto.
Il volume American Beauty – come la mostra – esplora così alcuni aspetti centrali per la comprensione delle contraddizioni che attraversano la superpotenza statunitense. Un racconto serrato capace di dar voce ad alcuni tra i protagonisti assoluti dell’arte internazionale. È la fotografi a a introdurre il visitatore alla lettura del trionfale e decadente universo statunitense. Si parte dal bianco e nero, con maestri assoluti come Henri Cartier-Bresson, Robert Capa, Diane Arbus ed Elliott Erwitt, per passare alle immagini a colori di Steve McCurry, Vanessa Beecroft e Annie Leibovitz. Dalle creazioni dei maestri della Pop Art (James Rosenquist, Robert Indiana e Andy Warhol), fino ai protagonisti della Street Art: Keith Haring, Mr. Brainwash, Obey e Banksy. Dalla celebre immagine di propaganda di Joe Rosenthal (che esaltava la vittoria americana di Iwo Jima sul Giappone nel 1945), fino alle rivolte anarchiche nei murales di Banksy.
Lino Tagliapietra, nato a Murano nel 1934, è uno dei più grandi maestri vetrai viventi. Una perizia tecnica ineguagliabile, maturata nei lunghi anni di lavoro in fornace, si affianca a una formidabile inventiva e a una originale spinta creativa. La fondamentale esperienza negli Stati Uniti, che raggiunge per la prima volta nel 1979, lo fanno entrare in contatto con gli artisti del movimento Studio Glass e ampliano i suoi orizzonti nell’arte contemporanea.
Le sue opere più recenti, dalle sculture della serie Dinosaur e Hopi, agli inediti esperimenti dei Dubai fino alle fusioni coloratissime degli ultimi anni sono testimoniate in questo volume dalle fotografie di Roberta Orio. La fotografa veneziana ha seguito il maestro nel suo percorso creativo offrendoci un’affascinante chiave di lettura di questi pezzi, ritratti in studio e nella eccezionale cornice di Ca’ Rezzonico, luogo per eccellenza simbolico della ricchezza e del fiorire delle arti della città lagunare.
Una storia lunga oltre 130 anni, intrecciata al percorso di crescita dell’Italia, ai mutamenti di gusti, stili e riti della società, e sempre profondamente legata alla città di origine; a quella cultura mitteleuropea, crocevia di popoli, religioni e saperi che Trieste, città del caffè per eccellenza, tutt’oggi rappresenta.
Un brand divenuto, da quel lontano 1892, un’icona famigliare riconosciuta nell’immaginario collettivo, grazie anche alle scelte grafi che, alla corporate image creata da grandi artisti del Novecento e ad alcune soluzioni comunicative a tratti rivoluzionarie con cui Hausbrandt ha saputo innovare, nel cruciale scorrere del cosiddetto secolo breve e tutt’oggi, il marketing e la pubblicità. Grandi personalità come quelle del pittore e cartellonista Leopoldo Metlicovitz, i pubblicitari Luciano Biban e Robilant e lo studio Demner Merlicek & Bergmann sono tra i protagonisti di questo racconto che, nel mentre, dà conto anche della Trieste del tempo e rende evidente il passare delle mode. Accanto a La Storia del brand, che si apre ricordando il primo slogan scelto, alla fine del XIX secolo, per evidenziare in modo semplice e diretto la qualità di questo caffè – “Specialità Caffè Hausbrandt”, un motto tanto innovativo e immediato da divenire presto sinonimo della Ditta stessa – il percorso nei bellissimi spazi di quella che fu la Pescheria Centrale di Trieste (edificata nel 1913) si completa con una sezione dedicata a La Tecnica, tra sacchi di caffè, macinini e macchine del caffè per i bar a partire dagli anni ’50, e un omaggio a Il Territorio, ovvero alla Trieste di ieri e di oggi.
I saggi raccolti in questo libro-catalogo ripercorrono la mostra che si snoda tra la Galleria Bertoia e il Centro culturale casa “A. Zanussi” di Pordenone, con un collegamento tematico al Museo diocesano d’arte sacra della città. Dipinti, sculture, disegni, fotografi e quant’altro è riemerso dalla ricognizione e dallo studio delle opere conservate nei depositi del Museo Civico d’Arte di Pordenone.
Mostra e volume sono l’occasione per un affondo sul controverso quanto affascinante periodo artistico fra le due guerre mondiali. Il racconto riserva uno sguardo originale su un tema peculiare, ovvero il lavoro che ogni artista compie sulla carta e con la carta: studi, bozzetti, prime idee, brogliacci e a volte anche brutali manipolazioni. Non manca un omaggio a quei pittori, friulani e non, che Pier Paolo Pasolini ebbe modo di conoscere, di apprezzare e sui quali volle esercitare, con spirito di acuta sensibilità, la sua vocazione come critico d’arte. I mondi possibili sono tutti quelli legati alla pluralità di questi sguardi, in un vorticoso processo di riscoperte: dal buio dei depositi museali alla nuova luce della ricostruzione storiografica, questa enciclopedia del visibile e del possibile è la storia sbalorditiva di una città e del suo patrimonio artistico.
Tipoteca Amore 5 Dopo la residenza (“printcation”) di tre settimane svolta nel mese di giugno 2022, il designer e tipografo statunitense Frank Baseman è tornato in Tipoteca per proseguire il lavoro di ricerca e stampa con caratteri dell’Archivio storico del museo. Il manifesto fa parte della serie “Tipoteca Amore”, denominazione data in omaggio alla Fondazione e alla storia dei caratteri italiani.
Frank Baseman (Philadelphia) è titolare e anima della stamperia Base Press. È professore di comunicazione visiva alla Thomas Jefferson University in Philadelphia, e direttore creativo e titolare dello studio Baseman Design Associates. Nel 2008, è stato insignito dell’AIGA Fellow Award da AIGA Philadelphia.
Tipoteca Alphabet Dopo la residenza (“printcation”) di tre settimane svolta nel mese di giugno 2022, il designer e tipografo statunitense Frank Baseman è tornato in Tipoteca per proseguire il lavoro di ricerca e stampa con caratteri dell’Archivio storico del museo. Il manifesto utilizza uno dei caratteri di legno più iconici della produzione italiana del ‘900, Etna, realizzato negli anni ’30 dalla xilografia Meneghello e Belluzzo di Legnago.
Frank Baseman (Philadelphia) è titolare e anima della stamperia Base Press. È professore di comunicazione visiva alla Thomas Jefferson University in Philadelphia, e direttore creativo e titolare dello studio Baseman Design Associates. Nel 2008, è stato insignito dell’AIGA Fellow Award da AIGA Philadelphia.
Luigi Burrei (1859-1927), originario di Nebbiù di Pieve di Cadore (Belluno), visse la maggior parte della sua vita a Perarolo. Fu un commerciante di legname per conto della ditta dello zio, Andrea Burrei, e, nel contempo, anche un appassionato fotografo amatoriale. Di questa sua attività dilettantistica, quasi interamente inedita, è rimasta traccia in un corpus fotografi co di proprietà dei suoi eredi. Tale archivio consta di seicentosettanta immagini di cui circa quattrocento su lastra e, attraverso l’occhio vivace e libero del fotografo, che non doveva sottostare a logiche professionali, permette di restituire un’impronta della vivacità sociale, commerciale e culturale di un piccolo centro, rappresentativa, ad ogni modo, del contesto storico e sociale dell’intero territorio.