Nel 2007 Intesa Sanpaolo partecipa alle celebrazioni del trecentenario dalla fondazione della Biblioteca Civica Bertoliana di Vicenza con una mostra che valorizza le raccolte di pregio presenti nella biblioteca. Quattro saggi illustrano vari aspetti che mettono in relazione libri, biblioteche, conservazione e rappresentazione, mentre il catalogo delle opere, a cura di Sergio Merlo, analizza legature di volumi dal Medioevo all’Ottocento.
Dopo “Treviso. Vedute e Cartografia dal XV al XIX secolo” esce il secondo volume che conclude la collana “Carte di una città e del suo territorio”, preziosa e monumentale opera che raccoglie una ricchissima varietà di soggetti iconografici aventi Treviso e la Marca trevigiana come protagonisti. Questo secondo volume, riccamente illustrato, è uno straordinario repertorio, il più completo finora pubblicato, di cartografia del territorio, specifica della Marca trevigiana dal XVI al XIX secolo.
Un importante volume dedicato all’opera e alla figura dell’artista Elio Armano, padovano, realizzato in occasione della celebrazione dei suoi più di 45 anni di scultura. L’opera vuole essere un primo bilancio, principalmente composto in immagini a tutta pagina in bianco e nero delle grandi sculture, degli interventi monumentali e delle installazioni realizzate a partire dagli anni Sessanta a Venezia negli studi dell’Accademia di Belle Arti sino ad oggi, a documentare i momenti più diversi dell’attività dello scultore e dei luoghi dove ha operato e opera. Citiamo tra questi il monumentale “Giardino dei Giusti” di Padova realizzato da quel comune e il più recente “Segno” per il cinquecentesimo della nascita di Palladio posto dall’apposito Comitato nazionale sullo sfondo del Castello dei Carraresi. La campagna fotografica è stata espressamente eseguita dal fotografo Giovanni Umicini, che di Armano è estimatore fin dagli esordi.
Il volume, edito da Fondazione Benetton Studi Ricerche con la collaborazione di Antiga Edizioni, è il catalogo dell’omonima mostra allestita a Treviso (Fondazione Benetton, spazi Bomben, via Cornarotta, 22 gennaio-17 aprile 2011) e intende offrire uno sguardo attento alla storia della rappresentazione cartografica della città e del suo territorio. Da una collezione privata di stampe cartografiche l’idea di una più vasta operazione culturale: restituire a ogni singolo documento il contesto organico di provenienza, per allargare lo sguardo alla storia europea della rappresentazione dei luoghi. La collezione Vianello Bote, recentemente acquisita dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche, copre un arco temporale di cinque secoli e testimonia il lavoro dei principali cartografi editori neerlandesi, francesi, tedeschi, inglesi e italiani che tra XV e XIX secolo hanno prodotto i più importanti atlanti in commercio. Oltre a indagare sul complesso e articolato insieme di relazioni sociali tra stampatori, editori, geografi, umanisti, tecnici, artisti locali e internazionali che hanno tenuto saldamente legata la rappresentazione locale ai più grandi fenomeni editoriali europei, la mostra Atlante Trevigiano, e con essa questo catalogo, vuole anche provocare una riflessione in merito alle modalità di “costruzione” di una collezione di stampe antiche. Spesso l’esito di decenni spesi in frequentazioni antiquariali e mostre mercato è il frutto di scempi perpetrati ai libri originali, in molti casi provenienti da biblioteche pubbliche. Con Atlante Trevigiano cerchiamo di riflettere anche sui “modi” di fare le carte, oggi come in passato specchi del contesto culturale e della capacità sociale di leggere e restituire il territorio.
Dello stesso argomento i due volumi editi da Terra Ferma: "Treviso. Vedute e Cartografia dal XV al XIX secolo" e "Marca Trevigiana. Cartografia dal XVI al XIX secolo"
Catalogo della mostra del Museo Nazionale di Villa Pisani, Stra (Venezia) 24 giugno – 10 luglio 2011
Il catalogo raccoglie le opere più recenti dell’artista di Pieve di Soligo. L’opera di Bruno Donadel, che ha trovato un ampissimo riconoscimento dal suo pubblico, incarna le emozioni e i pensieri di un mondo, quello contadino, che difficilmente ha potuto guardare oltre i limiti tremendi della sopravvivenza e della fame.
“Seppur vissuta e inventata in un territorio preciso e definito, quello del Quartier del Piave e della Pedemontana veneta, quella di Donadel appare un’esperienza di portata ben più ampia […], un passaggio che continuamente va riproponendosi, in tempi e luoghi diversi.”
Nell’ambito della 54a edizione del “Festival dei 2 Mondi di Spoleto”, è stata allestita un’importante mostra, curata da Vittorio Sgarbi, che raccoglie le opere più rappresentative di tredici acclamati artisti contemporanei.
A Palazzo Racani Arroni espongono Daniela Severi, Federico Bonaldi, Fedor Kuz’mic Suskov, Gaetano Pompa, Guido Taroni, Luciana Matalon, Riccardo Mannelli; al Museo Civico di Spoleto saranno esposte opere di Gaetano Giuffrè, Giuseppe Ducrot, Giuliano Vangi, Livio Scarpella, Giuseppe Bergomi, Tullio Cattaneo.
Il ricco catalogo illustrato, curato da Vittorio Sgarbi ed edito da Antiga Edizioni, per ognuno dei tredici artisti presenta le opere più recenti, un profilo biografico completo e la più rilevante rassegna critica.
Hayk Grigoryan (Yerevan 1974), giovane artista armeno noto da una decina d’anni nella scena internazionale, appartiene alla nuova generazione di maestri della grafica. Dedica molto spazio della sua arte alla cultura artistica nazionale, utilizzando motivi come croci di pietra, bassorilievi medievali, oltre alle celebri miniature e alla forma carica di simboli rappresentata dall’uovo. Questo volume presenta una selezione di splendide incisioni, soprattutto ad acquatinta e acquaforte, degli ultimi 10 anni. L’introduzione è di Ruben Angaladian, critico d’arte e filosofo.
I siti storici fortificati che hanno costituito il sistema difensivo di Venezia sono oltre cento, costruiti nel corso di secoli in laguna, lungo il litorale e in terraferma. L’autore è una delle poche persone che li abbia visitati tutti, forse l’unica, e il suo occhio attento e meditativo riesce in questa opera a catturare il divenire del territorio, assumendo il valore di documentazione e poesia insieme attraverso scatti di grande suggestione. L’artista e fotografo sloveno Primož Bizjak ha esplorato le fortificazioni erette in terraferma a difesa della città di Venezia: Forte Marghera e gli altri Campi Trincerati di Mestre. Ieri asserviti alle ragioni della Storia, oggi i forti, di cui rimane "rovinosa" traccia, sono in procinto di offrirsi alla città per nuove funzioni, come quella di sviluppare un importante percorso culturale dedicato alla contemporaneità dove produrre e trovare nuove relazioni con la città d’arte. A commentare il lavoro di Bizjak, le parole dello scrittore Predrag Matvejevic.
Giuseppe Barbieri omaggia e “sbugiarda” Palladio con un illuminante raccontosaggio che illustra gli aspetti essenziali di un architetto nato tre volte e morto altrettante, che è stato padovano, veneziano e vicentino e che a partire da queste sue radici ha cambiato per sempre la storia dell’architettura. Intrecciando ricordi dei propri vent’anni con le vicende e intuizioni del giovane Palladio, Barbieri si rivolge a chi ha lo spirito giusto per… “innamorarsi in un atrio tetrastilo”.
Il lavoro presentato in questo elegante volume è stato concepito per colmare una lacuna nel settore ed è frutto della faticosa e appassionata ricerca delle due autrici; si tratta di uno straordinario repertorio, il primo e il più completo finora pubblicato, di vedute e mappe antiche della città di Treviso tra XV e XIX secolo, una ricchissima varietà di soggetti iconografici che hanno la città e la Marca trevigiana come protagonisti. Le 190 riproduzioni selezionate sono realizzate esclusivamente con matrici a stampa nelle sue varie tecniche (xilografia, acquaforte, litografia, acciaio). Tutto il materiale, diviso in vedutistica e cartografia, è stato organizzato in sei sezioni: vedute fantastiche, vedute prospettiche, monumenti e scorci, piante e mappe urbane, territori, carte tematiche. Ogni stampa è accuratamente schedata secondo i dati della prima edizione esistente.