Un ricettario insolito, il cui protagonista non è un prodotto gastronomico, bensì un vino, il Durello. L’idea del volume nasce infatti dalla volontà di raccogliere e presentare un’ampia gamma di ricette, dall’antipasto al dolce, che ben si abbinano con il Durello, vino bianco della Lessinia – una zona che si estende tra il Veronese e il Vicentino – ancora poco conosciuto, ma dalle grandi potenzialità. Il Durello infatti, nelle sue diverse tipologie, fermo, brut e passito, è un vino estremamente interessante, che ben si adatta ad accompagnare qualsiasi tipo di pietanza e in qualunque occasione. Il ricettario si apre con un testo introduttivo di Francesco Soletti, che passa in rassegna, tra l’altro, le maggiori cantine produttrici e le manifestazioni legate a questo vino così versatile e di sicuro successo.
An extremely interesting book which gathers the whole culinary treasure of the Region Veneto, in the north-east of Italy. Not only recipes (which are more than 150, illustrated and edited by local chefs), but also short and easy essays about the great variety of local agri-food products. Actually, the Region Veneto, is one of the richest of Italy, with its gorgeous mountains (who does not know the Dolomites?), lakes (lake Garda, for example, visited every year by thousands of foreigners), rivers, hills, lowlands and sea. Therefore the Region Veneto can boasts gastronomic excellence thanks to the stunning variety and quality of products. All the essays are by the most well-known journalists and chefs of Veneto. Finally, the book will participate in the Gourmand Awards 2007.
A Sauris, ai suoi prosciutti e ai salumi firmati da una nota di fumo gentile, è dedicato il volume a cura di Bepi Pucciarelli. Il libro è stato realizzato dalla storica azienda Wolf Sauris con il coinvolgimento di oltre trenta ristoratori di tutto il Friuli Venezia Giulia, che propongono 72 ricette d’autore. Perché prosciutti, speck, ossocolli, culatelli e pancette non sono solo degli ottimi antipasti da gustare accompagnati con del buon pane e un calice di vino, ma se sapientemente usati, si rivelano in grado di diventare i protagonisti di piatti di straordinaria originalità e gusto. Come dimostrato in questo ricettario, tutto illustrato e completo di consigli per il vino da abbinare.
Un piccolo volume tutto dedicato ai due più famosi radicchi del Veneto: il Rosso di Treviso, noto ormai anche fuori dai confini nazionali, e il Variegato di Castelfranco, conosciuto come la “rosa d’inverno”. Un volume piccolo, ma denso di informazioni utili in cucina e di ricette, sia di semplice realizzazione come le Crocchette di ricotta e Radicchio Rosso e il Radicchio rosso di Treviso fritto in tempura, ma anche più creative, ideate da chef provenienti da tutta Italia e suddivise per antipasti, primi, secondi e anche dessert. Il tutto impreziosito dagli eleganti disegni di Andrea Tich.
Asparagi, fragole, ciliegie, piselli, "castraure", erbette spontanee… la primavera è un’inesauribile fonte di ispirazione in cucina. Dopo i lunghi mesi invernali, durante i quali la produzione dell’orto è ridotta al minimo, i mercati ortofrutticoli tornano a riempirsi di primizie che in cucina sono lo stimolo per la creazione di piatti tradizionalissimi della tavola veneta, come i "risi e bisi" ad esempio, o uova e asparagi, ma anche di ricette più creative e stuzzicanti, in abbinamento a carni e pesci, che vi permetteranno di stupire i vostri ospiti senza dover ricorrere ad espedienti quali gli ingredienti esotici o fuori stagione.
Dici estate e pensi a piatti leggeri e rinfrescanti. Verdure soprattutto, ma anche tanto pesce, che il Veneto offre in grandi quantità e con una notevole varietà: l’estate è il periodo migliore per gustare cozze e vongole, ma anche insalatine di calamari oppure, approfittando delle fresche serate estive, per ottime grigliate miste. Gli orti poi, forniscono ogni tipo di verdura: dalle carote alle cipolle, dal pomodoro ai radicchi estivi. Anche per quanto riguarda la frutta, non mancano pesche, meloni, angurie… che diventano ottimi ingredienti per i dessert estivi come le bavaresi e i gelati.
Alberto Marcomini, il più famoso maître fromager d’Italia, cura questo volume che rappresenta la più completa raccolta di informazioni sui formaggi del Veneto. Dopo un utile e interessante capitolo generale dedicato alla produzione del formaggio, alle sue caratteristiche, al taglio, all’assaggio e agli abbinamenti (il tutto riccamente illustrato), il volume presenta un atlante dei formaggi del Veneto, dai più noti come l’Asiago ai meno conosciuti quali i formaggi di capra, suddivisi per area geografica. Il ricettario presenta circa 50 ricette illustrate, tutte a base di formaggi, proposte dai cuochi dell’Associazione Cuochi del Veneto; ad ogni piatto è abbinato un vino proposto dell’Associazione Italiana Sommeliers.
È stata generosa la natura con le terre beriche, mettendo a portata di mano quanto di meglio ci si può aspettare da una “raccolta spontanea”: da quello che si può pescare nei fossi e nelle acque dei torrenti (come rane, gamberi di fiume, lucci), per passare ai prodotti del prato (dai denti di leone alle rosole, all’erba maresina), a ciò che germoglia nelle siepi (ad esempio, corniole, ribes, more di rovo), per arrivare sino ai prodotti del bosco (come funghi, tartufi, frutti di bosco, ma anche selvaggina).
Si tratta in pratica di un viaggio, nello spazio, ma anche nella memoria, tra erbe, funghi, fiori, frutta e fauna del territorio vicentino, dai Colli Berici alla pianura, fino all’Altopiano di Asiago. I “doni della natura” vengono proposti poi quali ingredienti di molte ricette, nella seconda parte del volume, in maniera tradizionale e innovativa dagli esperti cuochi dei ristoranti della provincia.
Un viaggio nel territorio e nella storia dell’Alta Padovana, ma anche un ricettario riccamente illustrato: è il risultato di questo volume curato da Amedeo Sandri, illustre chef ma anche giornalista e scrittore. Il volume, suddiviso in 30 capitoli, tanti quanti sono i comuni di cui si raccontano storia, aneddoti e tradizioni, contiene altrettanti menu, dall’antipasto al dolce, tutti legati ai prodotti del territorio o alle feste che vi si celebrano. A volte infatti è una particolare coltivazione ad ispirare lo chef-scrittore Amedeo Sandri (come ad esempio l’asparago o il radicchio), altre volte una festività (e abbiamo così, tra gli altri, il menu di Natale e quello di Ferragosto), altre ancora addirittura un nome (come poteva il comune di Campodoro non ispirare un menu a base di cereali?). Un libro tutto da studiare dunque, ma anche da leggere “a spizzichi e bocconi” e da mettere alla prova.
La fortuna dei cuochi e dei ristoratori del Vicentino, che in questo libro hanno davvero dato il meglio di sé, pur nel rispetto della tradizione, è quella di avere a disposizione un ricchissimo “paniere” colmo di prodotti di eccellenza, tra cui spiccano le patate di montagna e di pedemontana, i radicchi (di Asigliano e di Grumolo delle Abbadesse), gli asparagi di Bassano del Grappa, ma anche gli animali da cortile (in primis la gallina dorata di Lonigo) e i prodotti del frutteto: ciliegie, fichi, mele e tanto altro. Il ricettario, riccamente illustrato, è preceduto da testi introduttivi che lo rendono ancora più interessante: Amedeo Sandri e Vladimiro Riva vanno con la memoria ai propri ricordi di infanzia legati alla campagna e al marcà, Francesco Soletti guida il lettore in un entusiasmante viaggio tra i prodotti dell’intera provincia vicentina, mentre Antonio Di Lorenzo ricrea l’atmosfera di una villa di un tempo da un punto di vista davvero singolare.