DOVE ANDARE

By michela,

Cogliere il frammento spaziale e l’attimo temporale, il sentimento che irrora ciascun istante del vivere, disvelato nella sua natura semplice ed essenziale. Capire come la neve e la roccia, il vento e il mare si colorino di noi e noi di loro, come la vita sia una continua e sorprendente intersecazione di situazioni minime, dove ogni segmento del nostro, pur sempre misterioso, vissuto si lega circolarmente a ciò che gli è esterno, ma un esterno che ci appartiene intimamente.
Il pieno e il vuoto si sorreggono a vicenda nel pudico canto a più voci della lirica di Antonio Chiades, dove il contrappunto intensifica o alleggerisce la trama narrativo-poetica dei versi che, da un quasi timido incipit iniziale, si alza ogni volta verso più alte consapevolezze. Il significato particolare e personale dei nostri singoli momenti di vita viene così a collocarsi, per l’Autore, in una dimensione altra e ulteriore, che proprio tramite noi respira nei dettagli lasciando poeticamente avvertire la brezza della sacralità.

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FRAGMENTA 3

By michela,

Il terzo numero della rivista (2023) si apre con un saggio sull’evoluzione della topografia urbana di Treviso nell’Alto Medioevo. Segue una ricerca su un bruciaprofumi islamico conservato ad Asolo e legato alla corte di Caterina Cornaro. Quindi due studi, uno dedicato a Porta San Tomaso di Treviso e uno su Villa Revedin Bolasco di Castelfranco Veneto e l’architetto Meduna. Nuove ricerche d’archivio portano l’attenzione su numerosi interventi architettonici tra gusto liberty e storicista a Treviso. Seguono due saggi sui temi del restauro: gli affreschi riscoperti in una facciata in via Ortazzo a Treviso e l’intervento conservativo sul Palinuro di Arturo Martini a Padova. Quindi l’analisi di un lotto di prove grafiche attribuite a Gino Rossi al sant’Artemio e nuovi aspetti sulle modalità di collezione dei manifesti da parte di Nando Salce attraverso carteggi inediti. Chiude il numero un saggio sul tema della fotografia digitale e i luoghi d’arte.

Fragmenta è una rivista annuale di studi e ricerche di scienze storico-artistiche e archeologiche, che raccoglie contributi inediti inerenti alla storia dell’arte, all’architettura, all’archeologia, al restauro e all’economia dei beni culturali su Treviso e il suo territorio.

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Le Vie delle Donne 2

By michela,

Questo secondo volume è dedicato, come il precedente coronato da successo editoriale, a grandi italiane protagoniste di storie non comuni, donne che regione per regione, dalle Alpi ai nuraghi sardi, meritano memoria in un luogo pubblico da intitolare a loro: una strada, una piazza, un monumento, un parco, un giardino, una scuola. In Italia solo il 6,6% delle strade intitolate a persone nei capoluoghi delle 20 regioni e delle 110 province italiane sono dedicate a figure femminili, spesso tratte dal mito più che dalla Storia.
Il messaggio contenuto in queste pagine è diretto principalmente agli amministratori delle città italiane, ai componenti delle commissioni toponomastiche e alle scuole dove vengono formate le nuove generazioni. Si vuole così contribuire nuovamente a far scoprire, valorizzare e vedere con uno sguardo nuovo alcune delle tante donne che, in epoche diverse e con ruoli diversi, hanno influito e contribuito con le loro idee, il loro talento e il loro impegno, a migliorare il mondo attorno a loro e alla crescita culturale e sociale della nostra Italia. Perché la Storia sono anche loro. E, come ci ricorda la nota scrittrice e psicoterapeuta Maria Rita Parsi nella sua stimolante riflessione fatta per introdurre questo libro, “l’altra metà del cielo merita l’altra metà delle vie”.

Salvatore Giannella e Gaetano Gramaglia sono gli autori del libro Le vie delle donne alla sua seconda ristampa edita da Antiga Edizioni. (ISBN 978-88-8435-340-5)

 

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Guarda mamma!

By michela,

Amelia Cavarzan parte in bicicletta per collegare Cavarzan, un paesino delle Dolomiti venete, ad Amelia, una cittadina umbra. L’autrice ci racconta con sarcasmo, delicatezza e autoironia la sua piccola grande impresa di 15 giorni e 800 km per collegare il suo cognome al suo nome. Ci porta con lei in questo viaggio ambientato fra le meraviglie artistiche e naturalistiche del nostro Paese. Amelia è curiosa, non si nutre solo di caciocavallo e capocollo. Si nutre degli incontri con le persone, di quello che vede, di quello che sente. La accompagniamo intimamente in un susseguirsi di avventure, coincidenze e aneddoti divertenti, intervallati da momenti di riflessione e introspezione. Guarda mamma! è un viaggio di ricerca personale animato da un forte legame con la madre, scomparsa troppo presto. Un racconto autobiografico che vuole incitare a viaggiare chi non osa farlo. Un invito a meravigliarsi delle piccole cose della vita.

 

Amelia Cavarzan (Possagno, TV) ha studiato Mediazione Linguistica a Padova e Comunicazione a Nantes. Da più di 15 anni vive e lavora in Francia come grafica freelance (Studio Pesberg). Il suo animo itinerante e il suo amore per le rovine l’hanno portata a vivere qualche anno a Roma, dove tra una buca e l’altra, è paradossalmente sbocciata la sua passione per la bici. Attualmente vive a Parigi, e quando non pedala, tiene un diario illustrato della sua vita, perché ha la memoria di un pesce rosso.

 

 

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DOLOMITI BACKPACKING

By michela,

Stai pensando di preparare lo zaino e partire per un trekking di più giorni nelle Dolomiti, ma non sai esattamente cosa metterci dentro e come prepararti nel modo migliore? Non conosci le tecniche del backpacking, il territorio, i regolamenti locali e come risolvere la logistica? In questo libro troverai le indicazioni pratiche per organizzare nel modo migliore i percorsi più suggestivi e iconici, oltre a tutte le informazioni e i consigli per spostarti e pernottare in sicurezza. Imparerai ad affrontare il cammino in autonomia e consapevolmente, a scegliere gli spot ideali per la tenda, i bivacchi nei luoghi magici e anche i rifugi più tranquilli e autentici, dove mangiare davvero bene e dove passare una notte con un po’ di comfort in più.

Le Dolomiti, patrimonio inestimabile di bellezza naturale, si prestano magnificamente alle esperienze outdoor; questa guida vuole supportare chi vorrà approcciare il backpacking in sicurezza e in piena consapevolezza, per trarne tutti i benefici e le soddisfazioni che promette.

 

Andrea Rizzato è anche autore del libro DOLOMITI 135 itinerari circolari (seconda ristampa edita da Antiga Edizioni)

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Venezia Istanbul

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Venezia: una città sull’acqua, tra mare e laguna, un ponte tra Occidente e Oriente, attraversata dal Canal Grande dove le suggestioni levantine convivono e si intrecciano a culture e tradizioni europee.
Due città lontane ma vicine, per chi ne sa cogliere l’essenza: storia, arte, civiltà, mare, commerci millenari, hanno unito Venezia a Bisanzio, che divenne Costantinopoli e poi Istanbul. Oggi, in un mondo lacerato da con itti e ideologie estreme, con questi testi si vogliono sottolineare le tante convergenze che ancora oggi esistono tra l’Occidente e l’Oriente, che sembrano allontanarsi sempre di più tra loro. Se questi capitoli faranno da ponte tra le rive di un Mediterraneo un tempo molto interconnesso, si sarà aggiunto un piccolo
tassello alla conoscenza e alla tolleranza. La grande e fascinosa Istanbul racchiude itinerari sorprendenti e non sempre noti, che si devono cercare nella strati cazione di una storia antichissima e feconda, fatta di incontri, guerre, contatti, commerci, amori, arte, culture, evidenziando aspetti di una storia condivisa con Venezia, una storia che affonda le sue radici nei millenni passati e riconduce a un presente che dovrebbe convergere verso il bene comune.

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Parola di locandiera

By michela,

Alla terza prova come scrittrice, Elisabetta Dotto, imprenditrice con lunga esperienza nel settore dell’hotellerie di lusso e fervente passione fin da ragazza per il mondo della moda, racconta in Parola di Locandiera. Moda e Hotellerie di Lusso una storia di eleganza e buon gusto, passione e grande impegno per una professione affascinante, sempre a contatto con le persone e con i
cambiamenti della società degli ultimi quarant’anni. Ogni capitolo di questo libro – che segue la raccolta di racconti Ciao, Ciao Cortina del 2018 e La bellezza ci salverà del 2020 – affascina e appassiona perché racconta non solo una storia personale e di famiglia, ma la visione di un’Italia capace dagli anni Sessanta di ripartire con slancio e costruire un sogno destinato a durare ancora oggi.
Durante i vari decenni, ai cambi di scenario della società nel suo complesso, corrispondono le evoluzioni e le promozioni nel lavoro, nella gestione di un mestiere duro, seppure di grandi soddisfazioni. Ed è proprio da qui che provengono le risorse e le energie per andare avanti nei momenti più complicati: guardando al passato, al modello di papà Giancarlo Dotto, e al futuro, che vede protagoniste insieme Elisabetta e la figlia Maria Vittoria. Il dress code della Locandiera non prevede un dietro le quinte, è sempre studiato e perfetto, perché lei, come la protagonista della commedia di Carlo Goldoni, è sempre in scena. Osservandola, tra le pagine di questo libro in cui è inclusa anche una preziosa galleria fotografica, si conoscono e riconoscono le evoluzioni dello stile degli ultimi decenni.

Elisabetta Dotto locandiera di terza generazione nata a Treviso, alla guida di Ambra Cortina Luxury & Fashion Boutique Hotel e Excess Venice Boutique Hotel & Private SPA, è stata capace di imporre un modo nuovo e coinvolgente di fare hotellerie, in particolare nel settore del lusso, che vede la moda come protagonista. Parola di Locandiera. Moda e Hotellerie di Lusso è il suo terzo libro.

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Vacanze Italiane alla Collezione Salce

By michela,

Agenda Museo Nazionale Collezione Salce – Treviso

Vacanze italiane alla Collezione Salce vuole essere un viaggio attraverso le più attraenti località turistiche che il nostro meraviglioso Paese può offrire. Mete affascinanti, ricche di arte e di storia, di mari cristallini e trasparenti, di spiagge assolate e affollate, di luoghi dove trascorrere vacanze indimenticabili. L’agenda / diario si propone così come un coloratissimo catalogo di luoghi desiderabili, da sognare, da immaginare e da vivere nel corso di tutto un anno.

Dalla ricchissima collezione Salce si sono scelti manifesti che costruiscono un percorso ideale, quasi un album di immagini, che racconta la bellezza dell’Italia dai primi decenni fino agli anni Sessanta del ’900.

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Castelfranco Veneto. Affreschi di facciata nella città di Giorgione

By michela,

Castelfranco Veneto. Affreschi di facciata nella città di Giorgione è un libro che mancava: per la prima volta, infatti, un intero volume è completamente dedicato alle pitture esterne del centro storico della città. Sono trattate in maniera approfondita, in più di 80 schede, con relative fotografie, oltre 100 opere realizzate singolarmente o in elaborati cicli in affresco, da maestranze locali e “foreste”. Opere tutt’ora esistenti, scomparse o che ancora forse si conservano celate da intonaci successivi, ognuna rivisitata, “ricostruita” o rintracciata sulla base di fonti antiche e meno antiche, a partire dagli insostituibili scritti dell’erudito settecentesco della città, Nadal Melchiori.

Come una guida all’interno di «un museo in forma di città», si percorre la Castelfranco medievale, rinascimentale, barocca, del secolo dei lumi e del “romanticismo” ottocentesco, fino a giungere alle “esuberanze floreali” liberty e al “sintetismo” déco. Nella città di Giorgione, a partire dal Cinquecento, si snoda un ininterrotto filo rosso, che epoca dopo epoca, ci riconduce in continuazione alla figura del grande maestro, in merito alla quale questo libro, con parole e disegni quasi ignorati, tenta di portare anche alcune interessanti novità.

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Notte a Nordest. Le fabbriche in scena

By michela,

Notte a Nordest. Le fabbriche in scena è un’indagine visiva sulla scena delle fabbriche nel ricco Nordest italiano, che nella seconda metà del Novecento ha vinto la sfida della povertà ma non ha superato il disagio dell’abbondanza.
Ora, nell’età della terziarizzazione avanzata, i capannoni continuano ad essere segnati da una stigmate profonda, quella di aver causato la perdita del paesaggio preindustriale, di aver consumato suolo naturale, di aver prodotto un ambiente senza qualità.
Eppure, se il paesaggio è il palcoscenico della vita sociale, la forza evocativa delle fabbriche si rivela in tutta la sua potenza di notte, quando tutti se ne sono andati, ma il palco per qualche istante resta ancora illuminato. Visti di notte i luoghi della produzione, dei servizi e del commercio metropolitano sono posti fantastici, acquistano nuova energia che conferisce vigore alle lavorazioni, talvolta straordinarie, che vi avvengono all’interno.

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