Il dossier raccoglie una ventina di contributi e una ricca documentazione fotografica attuale – in gran parte realizzata da Catherine Peix – e storica sul luogo e sulle molte questioni da esso poste. Come di consueto il dossier fornisce anche alcune documentazioni cartografiche e una serie di riferimenti bibliografici utili per ulteriori approfondimenti.
Dopo la prima parte più direttamente connessa al Premio Carlo Scarpa, segue una sezione di 6 testi dedicati al Malus sieversii e alle sue foreste nel Tien Shan, al contesto storico e geografico del Kazakistan, a quello più ampio delle vie della seta, per poi prendere in esame la figura chiave dello scienziato Aymak Djangaliev e l’associazione Alma, che ne fa conoscere l’opera.
Seguono 4 contributi che da differenti punti di vista disciplinari guardano a quello che sinteticamente possiamo definire come il rapporto, da sempre vivo e complesso, tra le piante, il paesaggio e l’uomo. Naturalmente anche l’economia, la politica e le tecno-scienze hanno molto a che vedere con la storia e l’attualità di queste foreste, e con il nostro sguardo verso i meli selvatici, il “selvatico” rispetto al “coltivato”.
Infine, sul melo e la mela, alcune finestre più direttamente aperte su alcuni specifici contesti europei di attuale coltivazione del melo in Trentino-Alto Adige, su esperienze di agroecologia in Francia e sul paesaggio del melo dell’Appennino, per finire, grazie a un approfondimento sull’Istituto Vavilov di San Pietroburgo, con alcune riflessioni per una visione globale delle risorse genetiche mondiali.
Indice del volume:
Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 1990-2016, 4
Regolamento e Comitato scientifico, 5
Le foreste dei meli selvatici del Tien Shan. Motivazione del Premio Carlo Scarpa, 6
Catherine Peix, Malus sieversii: la specie selvatica all’origine della mela coltivata, 17
Natalya Ogar, La distribuzione e l’ecologia del melo selvatico asiatico nel Tien Shan, 25
Natalya Ogar, Il Kazakistan. Sintesi geografica e storica, 36
Massimo Rossi, L’antica via della seta, i grandi imperi e la migrazione dei meli, 43
Tatiana Salova e Catherine Peix, La vicenda umana e scientifica di Aymak Djangaliev (1913-2009), il “padre” del Malus sieversii, 49
Catherine Peix, L’Associazione Alma, 57
Silviero Sansavini, Il pomo, l’albero, il frutteto: origine ed evoluzione in coltura del melo, 63
Giuseppe Barbera, I paesaggi del melo, 71
Diego Rivera e altri, Addomesticamento e conservazione di alberi da frutto selvatici in Eurasia, 87
Hervé Brunon, Discorso di un melo “selvatico”, o la capacità di agire delle piante, 97
Joan Vicente i Rufí, L’Asia Centrale e la nuova via della seta. La geopolitica come palinsesto, 103
Catherine Peix, Nikolaj Vavilov e Trofim Lysenko: “la guerra delle due scienze”, 111
Francesco Sottile, Manipolazioni genetiche, economie, paesaggi, biodiversità, 124
Massimo Tagliavini, Wolfgang Drahorad, Andrea Fedrizzi, Il melo nelle valli alpine del Trentino-Alto Adige, 127
Fabrizio Fronza, La coltivazione del melo in Trentino, 132
Évelyne Leterme, Agroecologia e biodiversità, amiche del frutteto, 141
Isabella Dalla Ragione, Il melo nel paesaggio dell’Appennino, tra storia e cultura, 147
Catherine Peix, Vavilov e il suo istituto. Una visione globale delle risorse genetiche mondiali, selvatiche e coltivate, 152
Bibliografia, 162
Referenze sulle illustrazioni, 166
Elenco degli autori, 167
Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2016, 168