Dolomiti. Rifugi e sentieri
Quale modo migliore di scoprire questi luoghi se non camminando per i sentieri suggeriti in questo volume e godere del panorama, riposandosi in rifugi che sono vere e proprie oasi di pace.
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Quale modo migliore di scoprire questi luoghi se non camminando per i sentieri suggeriti in questo volume e godere del panorama, riposandosi in rifugi che sono vere e proprie oasi di pace.
L’incontro tra uomo e ambiente è espresso in quelle leggende che nascono fra i Monti pallidi e riescono così a suggellare il patto col mistero. Laghi, boschi, torrenti sono popolati di inafferrabili creature che se la intendono con maghi, streghe e animali che parlano e sentono come noi le pene e le gioie del cuore. Incantevoli le illustrazioni di Sonia Tubaro, realizzate per corredare queste fiabe.
Non poteva mancare, nella nostra collana che celebra le Dolomiti, un manuale dedicato alla cucina: piatti e prodotti tipici, infatti, rappresentano uno dei motivi per cui questa regione è tanto amata dai suoi abitanti e da coloro i quali la scelgono per la loro vacanza
L’ultimo volume nato nella collana "Dolomiti. Patrimonio dell’Umanità", conclude un viaggio che idealmente guarda al futuro di questi luoghi, tornando però sulla storia che li ha visti protagonisti. In questo volume, in particolare, ci si sofferma sui motivi per i quali proprio questa regione è stata una delle più martoriate dalla caccia alle streghe che ha sconvolto per tre secoli tutta Europa, ma anche una tra quelle che più hanno concorso a contrastarne l’arbitrio.
Per chi ama la compagnia, quella degli amici veri e delle montagne silenziose e quiete, questa guida sarà indispensabile. Insolite sono le passeggiate suggerite da Dal Mas perché insoliti sono i luoghi per cui ci vuole condurre. Una sfilata di percorsi alla ricerca dell’eccezionale che possa sorprendere non solo i meno esperti, ma anche quella élite di escursionisti esperti che vogliono poter vivere la “loro” montagna, tanto meglio se insolita e silenziosa.
I lettori di Dal Mas, che si sono stupiti di trovare tante insospettate risorse grazie al suo “Dolomite Insolite”, con il nuovo volume scopriranno altri spazi: dalla “riconquista” della Schiara, alla romantica Talvena. Dall’“esplorare” i Monti del Sole, l’Autore ci conduce al bucolico alpeggio di Erera-Brendol nelle Alpi Feltrine, ci “trascina” nell’Agordino delle Pale di San Lucano, dell’Agner “ai piedi dell’impossibile”, del Focobon lungo la Banca de le Fede, della Civetta. Dalla Val di Zoldo negli Spiz de Mezzodì si passa alle “acque rosse” nella bassa Val di Cornia e alle architetture rocciose del Bosconero. Dal Mas risale la Valle delle Piave riscoprendo nel Longaronese un “mondo antico” e nel Gruppo del Duranno per aprire una finestra sulla lontana e solinga conca di Casera Cavalet. Fino alla cima del M. Rinaldo spia sulla Val Visdende, a traversare la catena del M. Siera da Sappada al Rifugio Talm, a riscoprire momenti poetici sul versante meridionale della catena del Clap Grande. L’ultimo balzo è riservato alla Val di Landro, alla salita del Teston del M. Rudo, montagna “colonizzata” dai militari austriaci tra 1800 e 1900, oggi poco frequentata eppure ricca di fascino.
La monografia, a cura di Elsa Dezuanni, presenta la più recente produzione artistica di Antonella Mason, e illustra tutti i mondi frequentati dall’artista, quello dell’immagine scritta e quello dell’immagine dipinta, ovvero quello della parola nella pittura. Il libro contiene anche il saggio “conversazione” tra Antonella Mason e il dott. James Stellar, neuroscienziato e attuale Presidente dell’Universita’ di Albany SUNY, NY.
Scritti di: Patrizio Rigobon, Ennio Pouchard, James Stellar.
The monograph, curated by Elsa Dezuanni, presents the most recent art production of Antonella Mason, and illustrates all the worlds visited by the artist, those of the written and painted image, which is the word in painting. The book also contains her reported speech dialogue with Dr. James Stellar, a neuroscientist and the current President at SUNY’s Albany University in New York.
Writings: Patrizio Rigobon, Ennio Pouchard, James Stellar.
In occasione del centenario della Grande Guerra, il volume presenta alcuni importanti eventi bellici dell’ultimo periodo del conflitto: dalla Battaglia dell’Ortigara all’Armistizio fra Regno d’Italia e Impero Austro-Ungarico, che segnò la fine della guerra il 3 novembre 1918.
Il libro, che presenta importanti documenti inediti, è rivolto soprattutto alle nuove generazioni, artefici del nostro futuro, affinché conoscano e riflettano sull’importanza storica, politica, sociale e militare della Prima Guerra Mondiale, e come pure sui lutti, i traumi, le atrocità subiti da quella generazione. L’autore ha voluto ricordare il valore, i sacrifici, le innumerevoli prove di dedizione e di solidarietà, le sofferenze vissute da un’intera generazione di soldati e di civili, i quali a fianco dei nostri soldati, diedero un significativo contributo nel sostenere la Patria in guerra.
Di grande impatto emotivo alcuni inediti come i ricordi di Don Angelo Frare, Parroco di Mosnigo, e alcune relazioni di comandanti di Reggimento o Battaglione dopo la tragica battaglia dell’Ortigara.
Curare la terra. Luoghi, pratiche, esperienze diviene oggi un libro, grazie a tredici contributi nati nell’ambito di un lavoro collettivo che ha avuto origine all’interno della Fondazione Benetton Studi Ricerche, nel contesto della decima edizione delle “giornate internazionali di studio sul paesaggio” (Treviso, 20-21 febbraio 2014). A partire da alcune riflessioni di natura storica e filosofica, il libro indaga su indizi e pratiche che oggi esprimono una nuova e necessaria condizione culturale, un diffuso senso di responsabilità, e che si manifestano nella direzione di un avvicinamento alla terra, visibile come adesione sostanziale a un mondo in divenire, che riconosciamo come paesaggio. Il volume guarda al panorama europeo, alla sua storia e alla sua attuale situazione di crisi e apre qualche finestra su mondi diversi, nei quali azioni generate da orientamenti culturali e condizioni economiche e sociali altre possano aiutare a capire il senso della cura di un luogo. In particolare il valore dell’indispensabile dedizione mentale, delle pratiche necessarie, e il ruolo delle arti e dei mestieri che permettono di riconoscere la misura e l’importanza delle trasformazioni di spazi che appartengono alla nostra condizione di vita. È un tema naturalmente aperto, un’indagine che non ha nulla di esaustivo, che intende guardare, riflettere e far nascere altre domande, oltre quell’idea di progetto che passa attraverso l’uso e il controllo di forme estranee ai reali processi di cambiamento e alle aspirazioni delle persone, per costruire una diversa attitudine alla tutela e alla conservazione e per riflettere sul valore delle molte azioni che emergono dall’ineludibile interazione tra cultura e natura, e che ora leggiamo nella direzione di “curare la terra”, assieme a chiunque s’interroghi sul senso del paesaggio nella società contemporanea.
Indice del volume
Prefazione, VII/Preface, VIII
Introduzione di/Introduction by Giuseppe Barbera, Lo studio e la cura dei luoghi, IX/The study and care of places, XII
Joan Nogué, Il fenomeno neorurale. Verso una nuova territorialità, 1/Neo-ruralism. Towards a new territoriality, 9
Hervé Brunon, Prendersi cura: giardino, vita activa, saggezza, 15/Taking care: garden, vita activa, wisdom, 29
Juliette Ferdinand, Curare la terra, curare le anime. La filosofia dell’agricoltura secondo Bernard Palissy, 4 /Caring for the land, caring for souls. Bernard Palissy’s philosophy of agriculture, 51
Massimo Venturi Ferriolo, Curare la terra ovvero la cultura del bene comune, 61/Caring for the land or cultivating the common good, 67
Benno Albrecht, Immense muraglie verdi, 71/Great green walls, 86
Anna Lambertini, Il dono come paradigma del progetto per i paesaggi ordinari, 97/The gift as a paradigm of the ordinary landscapes project, 108
Marco Romano Paesaggi alpini: relazioni di cura e pratiche amorevoli, 115/Alpine landscapes: relationships of loving care and practices, 120
Maria Cheyenne Daprà, Allevamento di ovini per la cura del paesaggio, 124/Caring for the landscape through conservation grazing, 125
Giovanni Fontana Antonelli, Palestina 2004-2014. Paesaggio abitato, diritti umani e resilienza, 127/Palestine 2004-2014. Inhabited landscape, human rights and resilience, 144
Anna Magrin, La cura delle buone abitudini: Ashar Macha. Khondaker Hasibul Kabir e il giardino-biblioteca nello slum di Korail, a Dhaka, 154/Taking care and building good habits: Ashar Macha. Khondaker Hasibul Kabir and the garden library in Korail, Dhaka, 161
Roberto Netto, Simonetta Zanon, I “luoghi di valore” e la cura del paesaggio. Gli antichi vigneti e il borgo di Baver, 165/“Outstanding places” and care of the landscape. The ancient vineyards and the borgo of Baver, 180
Massimo Rossi, Paesaggio, cartografia e cura dei luoghi. I simboli della vite e del tratturo, 191/Landscape, cartography and care of places representing vineyards and trackways, 203
Bibliografia/Bibliography, 211
Note su autori e curatori/Notes on authors and editors, 213
Referenze sulle illustrazioni/Photo credits, 219
Indice dei nomi e dei luoghi/Index of names and places, 220
Primo passo per conoscere le Dolomiti è la descrizione de “I gruppi e le cime” che le costituiscono, e proprio a questo è dedicato il primo volume della serie, quasi interamente fotografico perché le immagini alle volte sono ben più efficaci delle parole. Nella breve introduzione sono elencati i gruppi montuosi protetti dall’Unesco e le loro cime principali, nonché alcune utili informazioni.