«…largamente considerate le montagne più affascinanti del mondo. La loro intrinseca bellezza proviene da una serie di forme verticali spettacolari come pinnacoli, guglie e torri, in contrasto con superfici orizzontali tra cui cenge, balze e altipiani, che emergono all’improvviso da vasti depositi detritici o da dolci colline…».
«…rivestono un importante ruolo internazionale per la geomorfologia, in quanto sito classico per lo sviluppo di montagne in calcare dolomitico. Il suolo presenta una vasta gamma di forme prodotte dall’erosione, dai movimenti tettonici e dalla glaciazione. La quantità e la concentrazione di formazioni calcaree estremamente varie è straordinaria in un contesto globale…».
dalla dichiarazione UNESCO, Siviglia, 26 giugno 2009
Sembra uscito dal laboratorio del National Geographic quest’atlante al quale concorrono la preparazione scientifica dei due giovani autori naturalisti, che ricoprono incarichi ufficiali nella gestione dei parchi naturali della Provincia Autonoma di Trento, i disegni di Cristina Baglioni (fiorentina), Elena Luise (di Primiero), lo Studio roveretano Martini e per le cartografie il Servizio urbanistico provinciale.
Il tutto scandito in schede tecniche, itinerari e mappe per Adamello-Brenta, Paneveggio-Pale di San Martino, Parco Nazionale dello Stelvio, le riserve naturali di Bondone, Bes-Cornapiana, Campobrun, Scanuppia e per la ventina di biotopi protetti.
In questo terzo volume della serie, sono raccolte le immagini della varietà delle specie di fiori e piante dolomitiche, che caratterizza il paesaggio a tutte le altitudini e durante tutte le stagioni. Si possono così testimoniare netti cambiamenti di colori e forme, risultato della capacità di adattamento della flora montuosa ai mutamenti climatici e morfologici che hanno interessato l’arco alpino nelle passate ere geologiche.
In questo terzo volume della serie, sono raccolte le immagini della varietà delle specie di fiori e piante dolomitiche, che caratterizza il paesaggio a tutte le altitudini e durante tutte le stagioni. Si possono così testimoniare netti cambiamenti di colori e forme, risultato della capacità di adattamento della flora montuosa ai mutamenti climatici e morfologici che hanno interessato l’arco alpino nelle passate ere geologiche.
Nel quarto volume della serie, sono raccolte le immagini degli animali che vivono nelle Dolomiti, una fauna che si modella in base alla varietà di ambienti, di climi, di suoli e di vegetazione e che è tutta da scoprire: camosci, stambecchi, marmotte, ermellini, aquile, cervi, ma anche farfalle, salamandre e una grande varietà di volatili.
Nel quarto volume della serie, sono raccolte le immagini degli animali che vivono nelle Dolomiti, una fauna che si modella in base alla varietà di ambienti, di climi, di suoli e di vegetazione e che è tutta da scoprire: camosci, stambecchi, marmotte, ermellini, aquile, cervi, ma anche farfalle, salamandre e una grande varietà di volatili.
Al centro di questo volume c’è il paesaggio culturale: vengono quindi evidenziate le capacità umane di integrarsi in un territorio vario e articolato per poterlo abitare al meglio e in armonia. Il volume illustra la storia degli insediamenti umani nelle Dolomiti, le tipologie abitative, gli elementi architettonici ricorrenti e i materiali utilizzati che rispecchiano le diverse influenze culturali.
Al centro di questo volume c’è il paesaggio culturale: vengono quindi evidenziate le capacità umane di integrarsi in un territorio vario e articolato per poterlo abitare al meglio e in armonia. Il volume illustra la storia degli insediamenti umani nelle Dolomiti, le tipologie abitative, gli elementi architettonici ricorrenti e i materiali utilizzati che rispecchiano le diverse influenze culturali.
Un piccolo testo con il quale si ripercorre facilmente, ma in maniera dettagliata, la storia dell’alpinismo che ha reso possibile la conquista dei monti pallidi.
Un piccolo testo con il quale si ripercorre facilmente, ma in maniera dettagliata, la storia dell’alpinismo che ha reso possibile la conquista dei monti pallidi.