Catalogo della mostra
Stamperia d’arte Busato, Vicenza
28 settembre – 26 novembre 2017
La mostra, allestita come una successione di ambienti site-specific negli spazi al piano nobile della Stamperia d’arte Busato di Vicenza, mostra presagi e prospettive ma anche molte memorie dello scultore padovano Elio Armano, disponendo in una sequenza poetica i principali temi della sua produzione artistica.
Fili conduttori sono i temi del costruire e dell’immaginare, che hanno avuto sulla sua formazione e sull’impegno civile grande fascinazione.
Una pubblicazione che intende offrire un ulteriore contributo alla ricostruzione di una pagina di storia locale che è stata la più tragica per le popolazioni del Quartier del Piave e per il Comune di Farra di Soligo. Sono 180 i soldati caduti e mai ritornati in Paese.
Per 165 di loro è stato possibile ricomporre la storia personale, riportandone documentazione in gran parte inedita, carteggi, foto e telegrammi alle famiglie.
Un omaggio a tutti quei valorosi soldati del Comune di Farra di Soligo caduti per la Patria.
Cofanetto con anastatica, fascicolo, e mappa allegata (formato mappa 86 x 55 cm)
Copia anastatica del volume che, a 6 anni di distanza dagli eventi, raccolse le vive testimonianze di quei giorni terribili che segnarono il destino del nostro paese. Riprodotta in versione integrale, l’anastatica del volume di Battistella si propone di far conoscere i ricordi di uomini e luoghi che furono segnati da quelle vicende. Un fascicolo a parte, curato da Livio Vanzetto, ripercorre la fortuna critica della pubblicazione e ne illustra le pagine più significative. A completare l’opera una cartina topografica delle zone coinvolte in questa azione decisiva della Grande Guerra.
Il volume, ampiamente illustrato, analizza e descrive il ruolo fondamentale che la vite ha svolto e tuttora svolge nel contesto ambientale dei Colli Euganei. La coltivazione della vite ha forgiato profondamente nei secoli il paesaggio e tende ancora ad agire. Oggi, sotto la forte pressione del mercato e con la disponibilità di potenti mezzi tecnici, è fondamentale trovare il giusto equilibrio nella moderna gestione economico-agraria della viticoltura salvaguardando la ricchezza paesaggistica del comprensorio. Questo libro è importante sia per gli addetti ai lavori sia per il pubblico interessato alla riscoperta di un paesaggio denso di fascino e di bellezze naturali.
Al fine di rendere più agevole la “lettura” dei vari paesaggi euganei, il testo fornisce molte informazioni sulle modalità di coltivazione della vite che riguardano le più opportune sistemazioni del suolo, i possibili modelli di vigneto e le strutture utili a sostenere le viti. Il volume è arricchito da immagini e cenni storici su come si è sviluppata la viticoltura e l’enologia nel corso del tempo. Per illustrare la multiforme realtà euganea i paesaggi viticoli sono stati suddivisi in 8 diversi distretti: per ognuno di essi il lettore è guidato lungo percorsi che evidenziano le specificità del territorio euganeo.
Venticinque opere tra dipinti e sculture per osservare da diversi punti di vista il clima artistico della Milano degli anni ’50-70 del Novecento a cavallo tra figurazione, astrattismo e pittura Informale, dove i confini tra le etichettature della critica si confondono. Scelte per una mostra-focus realizzata dal Comune di Segrate ai fini di valorizzare l’importante ex-municipio (ora Centro Culturale) di Guido Canella, Michele Achilli, Daniele Brigidini e Laura Lazzari, e la piazza-monumento di Aldo Rossi, le opere provengono dalla Collezione della Permanente di Milano. Il volume si presenta come primo scandaglio critico di una collezione e come primo passo verso un catalogo scientifico della raccolta. Il catalogo indaga anche la tecnica esecutiva dei dipinti, dal disegno all’applicazione del colore, tema di non secondaria importanza per molti di questi autori nei quali strettissimo è il connubio tra materia ed espressione.
La parola “diversità” è oggi assurta al ruolo di concetto-chiave della contemporaneità. Declinata in diverse accezioni (sociale, culturale, economica, linguistica ecc.), necessariamente protagonista nel dibattito pubblico, impugnata con energia nel discorso politico, “diversità” è un termine che necessita di attente e approfondite riflessioni. Questo volume collettivo propone, a partire da punti di vista radicati nelle scienze sociali e nelle discipline umanistiche, un lessico ragionato composto da undici lemmi che rientrano, a vario titolo, nel reame semantico della diversità. Un invito a dedicare tempo all’approfondimento di un concetto, ad aprirsi a una varietà di rimandi storici e ad accogliere una necessaria pluralità di sguardi interpretativi.
Céide Fields, una collina sulla costa settentrionale della contea di Mayo, in Irlanda, è un luogo che conserva e rivela la presenza ancora tangibile ed estesa di un paesaggio rurale del Neolitico. A questo luogo antichissimo, e insieme testimone della cultura irlandese contemporanea, è dedicato il Premio Carlo Scarpa 2018, segnalando l’opportunità che esso ci offre di leggere, nei loro nessi sostanziali, il significato profondo dell’indagine archeologica, l’importanza del lavoro dei campi e dell’educazione, il ruolo che la lunga persistenza di fattori come migrazioni, scoperte e cambiamenti climatici esercita nella storia del paesaggio europeo. Il volume raccoglie 17 contributi di taglio storico e geografico, naturalistico ed ecologico, gestionale, agrario, di storia del paesaggio e del giardino e, naturalmente, archeologico. Correda il volume, oltre a una sintesi sul Premio Carlo Scarpa dal 1990 ad oggi, anche l’elenco della bibliografia raccolta e disponibile nella biblioteca della Fondazione.
Il volume è il catalogo della Barry Friedman & Venetian Heritage Collection, recente donazione al Museo del Vetro di Murano. La collezione raccoglie preziosi vetri firmati da Bianconi, Buzzi, Nason, Poli, Scarpa, Zecchin, realizzati presso le più importanti e storiche fabbriche muranesi come: Alfredo Barbini, Barovier e Toso, Cenedese, Salviati, Seguso, Venini e Vistosi (solo per citarne alcuni), ed identificano un gruppo di opere che arricchiscono ulteriormente il patrimonio storico artistico della proposta museale permanente.
L’insieme dei 177 vetri raccolti da Barry Friedman si presenta anche come un grande campionario di possibilità, di intuizioni ma soprattutto delle innumerevoli opportunità alchemiche del vetro, insuperate ed insuperabili.
Dolomiti dell’Agordino, guida escursionistica di Giuliano Dal Mas e Camillo Berti, dopo le prime due fortunate edizioni, giunge alla terza edizione aggiornata ed ampiamente riveduta che in 416 pagine, con 250 foto a colori e 6 cartine schematiche, illustra 380 itinerari.
I gruppi interessati sono 13: 1) Il Sella; 2) Pralongià – Settsass – Col di Lana; 3) Nuvolau – Averau – Pore; 4) Croda da Lago – Lastoni di Formín – Cernera; 5) Pelmo; 6) Civetta e Moiazze;
7) San Sebastiano – Tamer e Schiara; 8) Padón; 9) Marmolada e Auta; 10) Pale di San Martino con Agnèr, Pale San Lucano, Cima Pape, Focobòn, Altopiano Pale di San Martino; 11) Cima Bocche; 12) Alpi Feltrine; 13) Piz de’ Mezodì nei Monti del Sole.
Questo libro prezioso per la ricca iconografia e per il numero di testimonianze racconta la storia delle arti grafiche “La Musica Moderna”, una stamperia specializzata nell’incisione e nella produzione di spartiti musicali, attiva a Milano dal 1930 fino al 2007. Le cronache aziendali s’intrecciano inevitabilmente con quelle dei protagonisti della canzone italiana, in una stagione culturale irripetibile in cui editori, autori e musicisti sono stati gli artefici e i divulgatori della musica rendendola popolare. Lafabbrica delle note di carta racconta, inoltre, il fascino di un mestiere scomparso, rivelandoci molto del “retrobottega” della musica, di quando le note prendevano forma sulla lastra e sulla carta, grazie alla maestria e al sapere di uomini impegnati nel renderla fruibile a tutti e facile da suonare.