Ogni persona è un volto e dietro ogni volto c’è una storia da raccontare. È questo il filo che ha ispirato il viaggio di Domenico Basso, giornalista, alla ricerca di uomini e donne della cultura, dello spettacolo, dello sport e della politica. Una galleria di ritratti tratteggiati durante lunghe interviste che hanno portato a galla ricordi, aneddoti, nuove rivelazioni. Da Carlo Nordio, ex procuratore e recente candidato alla presidenza della Repubblica, a Don Antonio Mazzi, il sacerdote sempre dalla parte degli ultimi e sempre controcorrente, al campione Paolo Rossi e la moglie Federica Cappelletti. E ancora testimonianze dirette di Kristian Ghedina, Adriano Panatta, Sara Simeoni e Gabriella Dorio. Si raccontano, tra professione e vita privata, anche i direttori di quotidiani Luciano Fontana, Vittorio Feltri e Alessandro Sallusti.
Domenico Basso è un giornalista veneto, già direttore di telegiornali delle principali emittenti televisive regionali e per vent’anni giornalista della carta stampata. Attualmente è editorialista del “Corriere del Veneto” e autore di Sinceramente Vostri, l’Inviato a tavola e Signore & Signori di Treviso.
Nel corso di una residenza (“printcation”) di tre settimane svolta nel mese di giugno 2022, il designer e tipografo statunitense Frank Baseman ha utilizzato i caratteri dell’Archivio storico di Tipoteca per disegnare e stampare una serie di quattro manifesti, alla quale ha dato il nome di “Tipoteca Amore”, in omaggio alla Fondazione e alla storia dei caratteri italiani.
Frank Baseman (Philadelphia) è titolare e anima della stamperia Base Press. È professore di comunicazione visiva alla Thomas Jefferson University in Philadelphia, e direttore creativo e titolare dello studio Baseman Design Associates. Nel 2008, è stato insignito dell’AIGA Fellow Award da AIGA Philadelphia.
Nel corso di una residenza (“printcation”) di tre settimane svolta nel mese di giugno 2022, il designer e tipografo statunitense Frank Baseman ha utilizzato i caratteri dell’Archivio storico di Tipoteca per disegnare e stampare una serie di quattro manifesti, alla quale ha dato il nome di “Tipoteca Amore”, in omaggio alla Fondazione e alla storia dei caratteri italiani.
Frank Baseman (Philadelphia) è titolare e anima della stamperia Base Press. È professore di comunicazione visiva alla Thomas Jefferson University in Philadelphia, e direttore creativo e titolare dello studio Baseman Design Associates. Nel 2008, è stato insignito dell’AIGA Fellow Award da AIGA Philadelphia.
Nel corso di una residenza (“printcation”) di tre settimane svolta nel mese di giugno 2022, il designer e tipografo statunitense Frank Baseman ha utilizzato i caratteri dell’Archivio storico di Tipoteca per disegnare e stampare una serie di quattro manifesti, alla quale ha dato il nome di “Tipoteca Amore”, in omaggio alla Fondazione e alla storia dei caratteri italiani.
Frank Baseman (Philadelphia) è titolare e anima della stamperia Base Press. È professore di comunicazione visiva alla Thomas Jefferson University in Philadelphia, e direttore creativo e titolare dello studio Baseman Design Associates. Nel 2008, è stato insignito dell’AIGA Fellow Award da AIGA Philadelphia.
Nel corso di una residenza (“printcation”) di tre settimane svolta nel mese di giugno 2022, il designer e tipografo statunitense Frank Baseman ha utilizzato i caratteri dell’Archivio storico di Tipoteca per disegnare e stampare una serie di quattro manifesti, alla quale ha dato il nome di “Tipoteca Amore”, in omaggio alla Fondazione e alla storia dei caratteri italiani.
Frank Baseman (Philadelphia) è titolare e anima della stamperia Base Press. È professore di comunicazione visiva alla Thomas Jefferson University in Philadelphia, e direttore creativo e titolare dello studio Baseman Design Associates. Nel 2008, è stato insignito dell’AIGA Fellow Award da AIGA Philadelphia.
Il volume, suddiviso in tre importanti tomi, illustra con più di tremila immagini gli affreschi del Settecento nei palazzi veneziani: un aspetto che proietta Venezia e la sua arte su un piano nuovo. Non solo storia dell’arte. Gli interni civili: il lato ai più nascosto della città viene ora rivelato, e siamo in un momento di massimo fulgore artistico. Le tremila immagini che accompagnano il testo sono state scelte da un corpus di sessantamila, procurate grazie a mirate campagne fotografiche finalizzate a questa pubblicazione. Il volume non è una semplice antologia, e dimostra che anche i complessi ‘minori’ riservano tantissime sorprese, sia per esiti artistici sia per iconografia che per committenza.
Il professor Giuseppe Pavanello, Ordinario di Storia dell’arte moderna, docente nelle Università di Padova e di Trieste, è stato direttore per oltre un decennio dell’Istituto di Storia dell’arte della Fondazione Giorgio Cini di Venezia. Per questo volume ha curato sia i testi sia l’apparato illustrativo, frutto di decenni di studi sull’argomento. La sua esperienza nell’ambito delle decorazioni pittoriche degli interni è vastissima; dal 1978 al 2011 ha curato i volumi con la catalogazione completa degli affreschi nelle Ville Venete, dal Cinquecento all’Ottocento.
Scoop! è un omaggio al giornalismo che ha fatto storia e ai grandi cronisti che hanno inseguito con tenacia e con coraggio le notizie da prima pagina. È anche la parola magica di un mestiere che cambia, nell’era dell’informazione ultrarapida, dei tweet, di Facebook, di Instagram e della crisi della carta stampata. Un libro compagno di viaggio che racconta una storia d’Italia in controluce attraverso gli episodi più clamorosi di malcostume politico, criminalità comune, corruzione e terrorismo.
Dal Dopoguerra a oggi, dai reportage di Indro Montanelli, Dino Buzzati, Tommaso Besozzi, Enzo Biagi, alle cronache di guerra di Ettore Mo e Bernardo Valli, dagli scoop sui Papi alle interviste celebri di Giorgio Bocca e Giampaolo Pansa e Paolo Guzzanti, dai giornalisti pistaroli ai cronisti d’assalto come Gianantonio Stella e Sergio Rizzo, Giuseppe d’Avanzo, Gad Lerner e Fabrizio Gatti, il saggio di Giangiacomo Schiavi racconta un’epopea che arriva ai giorni nostri con le retate nellasanità, i fondi della Lega e il caso Ruby-Berlusconi, fino alla pandemia e alla guerra in Ucraina dove fare cronaca significa rischiare la vita. Il saggio illustra con esempi famosi come la caccia allo scoop rischia di sconfinare nel giornalismo tossico delle fake news e rilancia il giornalismo che scopre i fatti, vede, racconta, denuncia, come fa Milena Gabanelli, che nella modernità mantiene lo stile dei vecchi reporter: andare sul posto e non stancarsi di chiedere finché non si è avuta una risposta. Chiude il libro la biografia personale di Oriana Fallaci raccolta dal giornalista Salvatore Giannella, una testimonianza sul giornalismo fatto con passione e scritto con maniacale perfezione.
“Questo è un libro che ogni donna dovrebbe leggere per intero almeno una volta nella vita. Ancora meglio sarebbe se ci fosse la possibilità di adottarlo come testo di studio e di parlarne a scuola, alle bambine più grandi e alle adolescenti, nelle ore di scienze o di educazione fisica; sarebbe un ottimo spunto per sottoporre all’attenzione delle ragazze (e dei ragazzi, perché no?) un argomento che a torto si considera un tema medico o da addetti ai lavori: la salute del pavimento pelvico. In inglese, pelvic floor”. Così Fiammetta Bonazzi, giornalista di «OK Salute e Benessere» e «Amica», firma l’introduzione del volume Lo scrigno segreto. Tutto quello che devi sapere sul tuo pavimento pelvico di Barbara Zebellin. In questo manuale l’autrice ci parla del pavimento pelvico con la competenza dell’esperta e la sensibilità solidale della donna che si rivolge (soprattutto) alle altre donne. Con un linguaggio chiaro e diretto, tecnico solo quel tanto che serve per supportare ogni affermazione con adeguato background scientifico.
Barbara Zebellin, con un diploma presso l’ISEF di Firenze e una laurea in Scienze Motorie decide poi di dedicarsi all’insegnamento nelle scuole. Nel 2003 con altri tre soci inaugura a Asolo il Centro Wellness “Le Pleiadi Club” e nel 2013 diventa docente formatrice per la Backschool di Cusano Milanino e per la Scuola di Formazione Continua Scienze Motorie di Padova. Sempre nel 2013 crea Metodo Zeba: un percorso che ha come obiettivo principale quello di salvaguardare la salute e il benessere della donna.
Il volume Tra mare e cielo. Grado nelle opere di Josef Maria Auchentaller è il catalogo della omonima mostra dedicata all’artista austriaco e aperta dal 12 agosto al 1 novembre 2022 presso la Casa della Musica, sede espositiva di Grado.
Nel 1892 Grado fu proclamata “stazione di cura e soggiorno” nella contea di Gorizia-Gradisca quando l’isola venne riconosciuta come Kurort, luogo curativo e stazione balneare di riferimento per la riviera della Monarchia austro-ungarica.
In occasione di questa ricorrenza, il Consorzio Grado Turismo ha predisposto un programma di manifestazioni ed eventi tra cui la mostra su Josef Maria Auchentaller con tema Grado e il suo territorio. Pittore, grafico e designer, è stato un importante esponente della Secessione viennese. Autore del celebre manifesto Seebad Grado. Österreichisches Küstenland (1906) ebbe, insieme alla moglie Emma, un ruolo determinante nello sviluppo turistico di Grado e ricordati ancora oggi come pionieri del turismo dell’”Isola del Sole”. Il nome dell’artista è ritornato d’attualità a seguito di un serio lavoro di valorizzazione delle sue migliori opere, esposte in importanti mostre in Italia e all’estero.
Tra mare e cielo presenta al pubblico molte opere provenienti dalle collezioni dei Musei Provinciali di Gorizia e altre collezioni private. Il catalogo dedicato riporta le opere in mostra e rare fotografie d’epoca della Grado del 1900 fornite dall’Archivio Auchentaller.
«…largamente considerate le montagne più affascinanti del mondo. La loro intrinseca bellezza proviene da una serie di forme verticali spettacolari come pinnacoli, guglie e torri, in contrasto con superfici orizzontali tra cui cenge, balze e altipiani, che emergono all’improvviso da vasti depositi detritici o da dolci colline…».
«…rivestono un importante ruolo internazionale per la geomorfologia, in quanto sito classico per lo sviluppo di montagne in calcare dolomitico. Il suolo presenta una vasta gamma di forme prodotte dall’erosione, dai movimenti tettonici e dalla glaciazione. La quantità e la concentrazione di formazioni calcaree estremamente varie è straordinaria in un contesto globale…».
dalla dichiarazione UNESCO, Siviglia, 26 giugno 2009