Rassegne stampa
Non solo Compostela: S. Giacomo in terra scaligera
Anche a Verona molte testimonianze del culto del Santo
Il cammino di Santiago, riconosciuto dal Consiglio d’Europa nel 1987 come “il primo itinerario culturale europeo”, battuto da più di un millennio da pellegrini provenienti da ogni dove, da santi e peccatori, da teste coronate e da gente comune, si può considerare la culla entro la quale è nata la civiltà cristiana d’Occidente. Lo aveva già affermato cinque anni prima papa Giovanni Paolo II, che di ritorno dal pellegrinaggio alla tomba dell’apostolo Giacomo, aveva dichiarato: «Il pellegrinaggio a Santiago fu uno degli elementi forti che favorirono la comprensione reciproca di popoli europei tanto diversi. Il pellegrinaggio avvicinava, di fatto, metteva in contatto e univa tra loro quelli genti che, di secolo in secolo, raggiunte dalla predicazione dei testimoni di Cristo, abbracciavano il...
SANTIAGO & VISCONTI
TRACCE. Il culto dell'apostolo: il santuario spagnolo e un concorrente
San Giacomo e la basilica voluta dai signori lombardi
Impiccato l'inventore delle reliquie, fu poi il Doge a bloccare per sempre il cantiere. Compostela trionfò
Finì impiccato il 12 giugno 1397 per furto e omicidio un tal Filippo, contadino veronese di Lavagno che «aveva trovato le spoglie di san Giacomo sul monte Grigliano», e che su questa ultima propaggine di prealpi verso la pianura aveva dato avvio a un'enorme basilica a cinque absidi: rimasta incompiuta, è imponente la sola abside, che oggi domina l'autostrada A4; nelle intenzioni del Comune di Verona, doveva superare per grandezza e magnificenza tutte le chiese cittadine. Perché in quel posto, perché in quel tempo, perché la storia finì così miseramente per lo sfortunato cacciatore di reliquie? Solo la trovata di un impostore?...
Sulle orme di Giacomo nel Medioevo delle Venezie
[rivista internazionale vaticana cultura e fede] vol. XXII 2014 n. 3
Nella seconda sezione del volume, ove meglio si può cogliere il titanico sforzo dell’Autore, gli studiosi possono beneficiare di un accurato e dettagliato censimento delle più disparate testimonianze del culto iacobeo in Veneto – chiese, cappelle, piloni votivi, ospizi per pellegrini e per malati, sino alle sopravvivenze toponomastiche –, elaborato secondo una riuscita e storicamente pregnante scansione diocesana. Diocesi per diocesi, con l’ausilio di cartine geograficoistituzionali, l’Autore accompagna il lettore alla scoperta della plurisecolare stratigrafia iacobea nella sua regione, con attenzione sempre vigile all’est europa, foriero di future e arricchenti indagini.
Un’opera utile e piacevole, quella del Dott. Spolaore, e, come sottolineato dal Cardinale Ravasi nella...
Il volume Tra le ville venete: affreschi e ricette
Alla riscoperta di sorprendenti cicli di affreschi e itinerari gastronomici del territorio della civiltà delle ville venete, memoria di uno stile di vita dal Quattrocento fino all'Ottocento. «Dentro le ville venete. Un nuovo sguardo» (Terra Ferma) è il titolo del libro a cura di Giuseppe Barbieri per Banca FriulAdria, con contributi di Massimo Bergamasco, Marcello Carrozzino, Chiara Evangelista, Carla Garozzo, Elettra Morlin.
Con il terzo volume della collana «Comune e Diverso», Barbieri ci rivela i segreti di quegli edifici straordinarie «macchine narrative» che così efficacemente raccontano il Veneto. Nell'ultima parte dell'opera, quattro progetti gastronomici di qualificati chef.
Veronica Tuzii
Passariano tra i gioielli delle ville venete. Colussi: ora il restauro
"UN NUOVO SGUARDO" IL VOLUME DI FRIULADRIA
In più di cinquemila costellano il nostro paesaggio quali punti di riferimento imprescindibili, a cavallo tra Veneto e Friuli.
Sono le ville venete, carattere distintivo dell'architettura residenziale dell'Italia del Nord-Est e memoria di uno stile di vita esemplare dipanatosi dal Quattrocento fino all'Ottocento.
Sono uno dei fiori all'occhiello del nostro patrimonio culturale, al centro di un costante interesse-dibattito di valorizzazione e "riuso". A confermarlo è la pubblicazione di un volume
presentato ieri a Villa Contarini Nenzi a Dosson di Casier per conto della Banca FriulAdria - Gruppo CariParma Crédit dal titolo "Dentro le ville venete un nuovo sguardo" con l'editore
Terra Ferma. Il volume...
Villa Della Torre nel libro di Pierpaolo Brugnoli
Il 16 dicembre, alle 16, sarà presentato all'Accademia di Agricoltura scienze e lettere (Palazzo Erbisti, via Leoncino 6) il volume Villa Della Torre a Fumane di Valpolicella, a cura di Pierpaolo Brugnoli (Antiga edizioni, 2013). Brugnoli interverrà sugli studi complessivi riguardanti la villa cinquecentesca, Maria Teresa Franco sulle nuove attribuzioni e Giulio Zavatta sul sistema delle acque e i giardini del complesso architettonico. Ma è solo un assaggio. Il libro è molto più ricco e, corredato da un notevole apparato fotografico, raccoglie una quindicina di saggi scritti da dodici storici e studiosi di architettura, arte, cultura, agricoltura e gastronomia del Cinquecento, con una formazione acquisita all'Università scaligera e al Centro di Documentazione per la Storia della Valpolicella.
La storia della Marca
CASSAMARCA. Il volume di Ivano Sartor sui cent'anni dell'istituto bancario
Una storia lunga un secolo. Complessa. Ritmata, come ogni storia, da vicende positive e da fasi critiche. Ma una storia di coraggio. Interpretata con alterne strategie che alla fine si sono rivelate al passo con i tempi e perciò vincenti. Il corposo volume di Ivano Sartor, "La Cassa di risparmio della Marca Trevigiana - Cassamarca -1913-2013" appena dato alle stampe, voluto dalla "Fondazione Cassamarca", proposto nella sua splendida veste grafica da "Antiga Edizioni" di Crocetta del Montello, va ben oltre le vicende di un istituto bancario che nei suoi primi cento anni è diventato il più importante dell'intera Marca. Cento anni.di storia che fanno tutt'uno con quella della città e dell'intera società trevigiana, delle quali la Cassamarca ha sostenuto lo sviluppo civile ed economico...
Tutto il meglio del “made in Venice”
L’hotel Bauer incampo San Moisè apre alla città e lo fa (anche) grazie a un ciclo di appuntamenti con personaggi dell’eccellenza “made in Venice” in vari campi sfatando così il mito di Nemo Profeta in Patria.
Dalle tecnologie di Fabio Carrera alle professionalità dei musei di Clarenza Catullo, dalle musiche di Paola Fasolo
alla ricerca dei falsi d’arte di Chiara Casarin passando attraverso le nuove frontiere editoriali di Roberto Ferrucci e imprese letterarie di Tiziano Scarpa.
Daun’idea di Francesca Bortolotto Possati, proprietaria della catena The Bauers, e Manuel Vecchina, ideatore di Think Different Communication, la Sala Cesetti diventa così la protagonista e per l’occasione centro di attenzione e proposta culturale «per fornire una immagine di Venezia, che è viva e che produce, creando eccellenze conosciute anche ben al di là del...
Il desiderio di non essere… Piccolo
In un pamphlet Tommaso Pellizzari critica il vincitore del premio Strega 2014. E a IlLibraio.it spiega: “Piccolo finisce per attribuire a milioni di persone di sinistra i vizi e gli errori di pochi”
“Nel suo ultimo libro Francesco Piccolo usa continuamente il noi… noi… noi… Ma Noi chi?”. Tommaso Pellizzari, giornalista del Corriere della Sera (testata, tra l’altro, con cui lo scrittore e sceneggiatore di Nanni Moretti collabora), ha appena pubblicato l’e-book Il desiderio di non essere piccolo (Terra Ferma Edizioni). E con IlLibraio.it parla di questo breve pamphlet, sorta di risposta (sempre “da sinistra”) a Il desiderio di essere come tutti (Einaudi), il libro con cui Francesco Piccolo ha vinto il premio Strega nel luglio scorso.
Pellizzari, classe ’67, parte dalla constatazione che “affermare, come fa anche Piccolo, che la...
Cappella del Doge a Palazzo Ducale. Concluso il restauro
VENEZIA. Sarà aperta al pubblico nel 2015
Custodisce l’altare di Scamozzi e una madonna del Sansovino
Sembra impossibile che Venezia stracolma di tesori d’arte n’abbia ancor di sconosciuti. Accade a Palazzo Ducale con la chiesetta e l’Antichiesetta del Doge tornate a splendere grazie al restauro (finanziamento del Comitato Italiano sotto la guida Unesco e contributo di Maison Cartier) portato a compimento dopo esser state per cent’anni adibite a magazzino. Col 2015 saranno aperte al pubblico e inserite in un nuovo itinerario a Palazzo Ducale. Indiscusso il loro valore per gli affreschi e le decorazioni di gran pregio, la bella architettura, e la stupenda “Madonna con Bambino e quattro angeli” che Jacopo Sansovino scolpì nel 1536-37 (pure lei restaurata). Non c’è da stupirsi di tanta grazia di Dio perché Cappella riservata al Doge per...