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Le seduzioni di Tiziano tra amori artistici e tentazioni in cucina
Le idee cambiano il mondo perché ci offrono prospettive diverse per guardarlo. "I luoghi della modernità" è una collana ideata dalla Banca Popolare FriulAdria Crédit Agricole, come spiega Paolo Borin, vicedirettore generale di una Banca che ha già provveduto alla catalogazione museale di quattro città del Friuli. La collana, curata da Giuseppe Barbieri di Ca' Foscari e edita dalla casa editrice trevigiana Terra Ferma, ci regala un percorso di interpretazione autoriale che include elementi di prossimità, arricchendo così il nostro quotidiano anche di nuovi orizzonti sensoriali. Fino ad ora il progetto ci aveva stuzzicato, tenendoci però anche un pochino sulle spine. La scoperta dei grandi artisti veneti del Rinascimento era cominciata con Palladio. Durante un'ipotetica visita guidata ad una villa veneta eravamo partiti con l'esplorazione della...
«Storia di Dino e altri orsi» al centro Piero Rossi
Con l'arrivo nel 2009 di "Dino", l'orso che per qualche tempo ha dimorato nel territorio bellunese, si è tornati a parlare con insistenza di questa straordinaria specie animale, che non è nuova ospite della provincia. Ne ha parlato anche Daniele Zovi (comandante provinciale del Corpo forestale dello stato di Vicenza) nel suo libro "Storie di Dino e altri orsi", che verrà presentato domani alle 18 al Centro culturale Piero Rossi. Oltre all'autore interverranno Dario Campedel (Forestale) e Enrico Vettorazzo (Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi). «L'ho scritto», spiega l'autore «per descrivere con obiettività il nuovo fenomeno che si presentava sul nostro territorio: il ritorno dell'orso bruno. L'evento, del tutto inaspettato visto che l'ultimo orso era stato ammazzato circa 150 anni fa, ha provocato polemiche, ansie, entusiasmi e molte...
In quello stadio il cuore di Vicenza
IL LIBRO. Realizzata dai nostri colleghi Di Lorenzo e Mason, ecco una strenna natalizia che racconta un pezzo di storia del costume della città e della provincia
Ultimato nel 1935, negli anni del Littorio, porta il nome del calciatore Romeo Menti: ha ospitato partite, concerti, il Papa
Costruito nel 1935, all'epoca del Trio Lescano, quando si chiamava "Stadio del Littorio", da 75 anni il "Menti" è lo specchio di Vicenza, un pezzo di storia recente. È stato intitolato a Romeo Menti, che a 16 anni lo inaugurò nel 1935, con la maglia del Vicenza. Morì, assieme a un altro vicentino, Virgilio Maroso di Marostica, nel disastro di Superga del 1949. Tutti e due giocavano nel Grande Torino.
Su quel campo verde, i tifosi hanno applaudito le vittorie del Lanerossi e sofferto per le sue sconfitte. Hanno visto giocare Luison, Campana, Vinicio,...
Il maiale nella tradizione vicentina – Norcini salumi e ricette
Il maiale ha sempre rivestito un ruolo di primaria importanza nella gastronomia italiana e quindi anche in quelle dell'entroterra veneto. Ciò è dovuto al fatto che il Veneto è da sempre una regione che fonda la propria economia sull'agricoltura e l'allevamento di animali da cortile, nutriti con i prodotti della terra, poveri ma genuini.
(Il volume è edito da Terra Ferma)
The Renaissance in the Veneto and Friuli
by Enrico Maria Dal Pozzolo
AS IS WELL known, the artistic and historical patrimony of Italy is managed by various regional Soprintendenze, always battling with insufficient funds to monitor the immense number of works, of many different types, in their care (paintings, sculpture, decorative arts, etc.), all of which have to be treated as an organic whole. A good example of a collaboration between various regional bodies is the exhibition Rinascimento tra Veneto e Friuli. 1450–1550, which was held at the Collegio Marconi, Portogruaro (closed 17th October), and was organised by the Soprintendenze per i Beni Artistici of Venice, Belluno, Padua and Treviso, on the borders of the Veneto and Friuli regions,1 a project that was first announced at a conference held at Portogruaro two years ago.2 In deference to the concept of territorial...
Cartografia della Marca Trevigiana
Dopo la storia iconografica e cartografica di Treviso, ora Anna Zanini e Luisa Tiveron escono con una nuova esposizione di materiali in forma di catalogo, sul territorio della provincia nelle rappresentazioni geografiche. «Marca Trevigiana Cartografia dal XVI al XIX secolo» è il volume edito da Terra Ferma che sarà presentato domani alle 17.30 a Palazzo Bomben di Treviso dalle autrici, Marco Tamaro direttore di Fondazione Benetton, Franco Rossi dell'Archivio di Stato, Maria Teresa De Gregorio, dirigente regionale e Massimo Rossi responsabile della cartoteca della Fondazione.
I doni della natura nel piatto
Fino ad ora le presentazioni dei vari libri, 12 prima di questo, rivolti alla produzione agroalimentare del territorio e alla cucina vicentina della tradizione e della creatività, erano state giustamente lasciate alle penne di vari personaggi noti, in particolare giornalisti e cuochi.
Questa volta invece mi sono convinto a scrivere queste poche righe per esprimere la soddisfazione perché è stato ripreso un percorso, interrotto nel 2004. Mi sembra ieri quando, con l'ormai mitico broccolo fiolaro di Creazzo, è iniziata la collana vicentina, proseguita con il mais Marano, i fagioli della Val Posina, la sopressa e i salumi vicentini, l'asparago bianco di Bassano, le patate del vicentino, il baccalà, la ciliegia di Marostica, il frumento e il riso, i formaggi vicentini, le grappe e i distillati, le strade dei vini vicentini.
E' stata positiva negli anni...
Cucina Trentina
Cucina Trentina presenta agli amanti della buona tavola tradizionale le ricette di una cucina semplice, schietta e genuina, capace di utilizzare al meglio i prodotti del territorio e della stagione.
Piatti semplici, ma gustosi e genuini, rielaborati dai cuochi dei 16 ristoranti che hanno collaborato alla creazione delle ricette appartenenti al club di prodotto "Osteria Tipica Trentina". Il volume scritto da due giornalisti del settore, Giuseppe Casagrande e Nereo Pederzolli, presenta 52 ricette, spazianti dagli antipasti ai primi ai dolci. Gustoso.
(il volume è edito da Terra Ferma)
Tiziano, la camera da letto, il cibo
Le idee cambiano il mondo perché ci offrono prospettive diverse per guardarlo. I volumi della collana «I luoghi della modernità» ideata da Friul Adria, curata da Giuseppe Barbieri di Ca' Foscari ed edita da Terra Ferma, arricchiscono il nostro quotidiano di nuovi orizzonti sensoriali. Fino ad ora il progetto ci aveva stuzzicato, tenendoci però anche un pochino sulle spine. La scoperta dei grandi artisti veneti del Rinascimento era cominciata con Palladio. Durante un'ipotetica visita guidata ad una villa veneta eravamo partiti dalla cucina: Palladio era un architetto che odiava il luogo del cucinare, ma siccome era un genio creò delle cucine meravigliose che oggi definiremo gioielli di design minimalista. Grazie al Giorgione eravamo quindi scivolati nei verdi luoghi attrezzati del paesaggio, ovvero in giardino dove avevamo riscoperto il...
E Tiziano scoprì il corpo femminile
Un volume racconta la reinvenzione del nudo di donna ad opera del maestro bellunese e propone ricette afrodisiache d'autore
Un mago che ricrea la carne, come se nei suoi colori Dio avesse riposto il paradiso dei nostri corpi: così scriveva nel 1537 Sperone Speroni a proposito di Tiziano, un anno prima che dipingesse la sua inimitabile ma imitatissima "Venere di Urbino". Nonostante sembrasse una "suora teatina" rispetto alla Danae dipinta per il cardinal Farnese – parole di monsignor Giovanni Della Casa – la dea commissionata dal duca Guidobaldo della Rovere rivoluzionò un genere, quello del nudo femminile sdraiato. La sua Venere è ben più sfrontata di quella dormiente del Giorgione del 1510. Ti guarda dritto in faccia, coprendo a malapena con una mano, senza pudore, il sesso, proprio al centro del quadro. Non solo. Tiziano fa giacere la sua...