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Accademia di Verona. La storia e le opere del ‘700 in un libro
[Corriere di Verona]
Tre saggi presentati dal Soprintendente
VERONA
Un anno per comporre e dare alle stampe un prezioso volume di studi, summa di un profondo e dettagliato lavoro di ricognizione sul territorio di durata trentennale. «I pittori dell'Accademia di Verona (1764-1813)» (Antiga Edizioni) è stato presentato ieri (da Paola Marini, direttrice dei Civici Musei di Verona, Angelo Mazza, storico dell'arte, e Alessandro Morandotti dell'Università di Torino) alla Gran Guardia, sede della mostra dedicata al «Settecento a Verona», alla quale il libro fa da complemento, e illustrato dai curatori: Luca Caburlotto, Soprintendente ai Beni Artistici di Verona, Vicenza e Rovigo, ruolo precedentemente svolto dal secondo curatore (e propositore) dell'opera, Fabrizio Magani, e ancora Sergio Marinelli, storico dell'arte e docente all'Università Ca' Foscari di...
Canova e la danza
[il Venerdì di Repubblica]
POSSAGNO (TREVISO )
MUSEO E GIPSOTECA ANTONIO CANOVA
FINO AL 30 SETTEMBRE
CATALOGO TERRA FERMA EDIZIONI
Info: tel. 0423-544323
www.museoconova.it
Molte opere di Antonio Canova erano dedicate alla danza.
Per la prima volta una mostra indaga questo tema nell'arte dello scultore, con una selezione di cinquanta lavori, tra le quali spicca il gesso della Danzatrice con i cembali, da poco restaurata.
La memoria delle acque vicentine: un tuffo nel passato dei fiumi di Vicenza
[Metti via. Cose da mettere nel cassetto]
"La memoria delle acque vicentine – storie, personaggi, misteri e curiosità nei secoli", scritto da Antonio Di Lorenzo, è un libro che ho "scoperto per caso" mentre cercavo novità editoriali in ambito eno-gastronomico nel sito dell'editore Terra Ferma.
Il titolo, allo stesso tempo sibillino ed inusuale per un trattato di idrografia (ed infatti il volume non lo è), probabilmente trae un po' in inganno, dato che in realtà l'opera più che delle acque vicentine tratta per lo più delle acque "di Vicenza" ossia Bacchiglione, Retrone, Astichello e Seriola, pur con interessanti e curiosi riferimenti al torrente Astico e al lago di Fimon.
L'opera è estremamente piacevole da leggere, ma anche da studiare ed osservare con attenzione, visto l'importantissimo contenuto di vecchie immagini e particolari di mappe di varie epoche,...
Gli archivi di persona – La memoria del Novecento
[la Tribuna di Treviso]
Ognuno di noi ne realizza uno nella propria vita, è diverso da quello di ogni altro, raccoglie tutto ciò di importante abbiamo deciso di conservare per farne un Archivio di persona. Quelli del secolo scorso, appartenuti a personaggi della storia e della cultura, sono stati oggetto di studio e ora verranno presentati nel «Archivi di persona del Novecento. Guida alla sopravvivenza di autori, documenti e addetti ai lavori», curato da Francesca Ghersetti e Loretta Paro, che verrà presentato a Treviso oggi alle 17.30 agli Spazi Bomben (ingresso libero). Il volume è edito da Fondazione Benetton Studi e Ricerche assieme a Fondazione Giuseppe Mazzotti per la civiltà veneta e Antiga Edizioni. Nell’incontro, oltre alle due autrici, ne parleranno Marco Tamaro e Luca Baldin, i direttori delle fondazioni, con Giorgio Montecchi,...
A passo di danza con Canova
[Il Giornale dell'Arte]
POSSAGNO (TV).
In occasione della mostra «Canova e la danza. La danza nella scultura e nella pittura di Antonio Canova», a cura di Mario Guderzo con il contributo di Fassa Bortolo (catalogo Terra Ferma Edizioni), in programma al Museo e alla Gipsoteca di Possagno dal 3 marzo al 30 settembre, il gesso della danzatrice con i cembali, realizzato da Antonio Canova nel 1812, e mutilato nelle braccia in seguito a un bombardamento della grande guerra, recupera le
gnovenze originali. La versione in marmo dell'opera, conservata al Bode-Museum di Berlino e anch'essa fortemente danneggiata nell'incendio del palazzo del primo proprietario, l'ambasciatore russo a Vienna, Andrej Razumovskji, è stata scansionata realizzando una copia in 3D e consentendo così di restituire al gesso la sua integrità. Sul tema della danza esiste anche la statua...
Un Canova autentico del 2012
[Corriere della Sera]
Ricostruite le braccia della «Danzatrice con i cembali».
Il restauro del modello originale in gesso mutilato da una granata austriaca nel 1917
Un risultato perfetto, dove il massimo errore di misura è nell'ordine di 0,05-0,1 millimetri, quindi invisibile a occhio nudo e impercettibile persino al tatto. Un restauro peraltro reversibile perché, volendo, i due «nuovi» arti possono essere eliminati in qualsiasi momento e senza problemi.
Il modello originale in gesso della Danzatrice con i cembali (1809) di Antonio Canova, conservata nell'Ala Scarpa della Gipsoteca di Possagno (Treviso), torna all'antico splendore con le magnifiche braccia al loro posto quasi cent'anni dopo la granata austroungarica che, durante i cannoneggiamenti del novembre 1917 a ridosso del Monte Grappa, colpì la collezione canoviana e danneggiò molte opere. Tra...
Nelle sale da pranzo di Paolo Veronese
[L'Adige Pantagruel]
Un viaggio nel tempo sbirciando nelle sale da pranzo di Paolo Veronese. Il matrimonio tra arte e piaceri della tavola si è svolto a Villa Braida, nel Trevigiano, in occasione della presentazione del quarto volume della collana «I luoghi della modernità» (Edizioni Terra Ferma), collana dedicata al rapporto tra l'arte veneta e i riti della convivialità. Il libro «Nelle sale da pranzo di Paolo Veronese» curato dal prof. Giuseppe Barbieri (Ca' Foscari, Venezia) si pone a conclusione di un affascinante viaggio nella storia dell'arte iniziato nelle «Cucine di Andrea Palladio» e proseguito con il Giorgione («Déjeuner sur l'herbe») passando nelle «Camere da letto di Tiziano». Un viaggio ideato e promosso in partnership con la Banca Friul Adria. Con questo volume si completa la ricerca sulle cucine del XVI secolo, sull'enogastronomia...
Le danzatrici di Canova, la bellezza sfida l’oscurità
[Il Gazzettino - Treviso]
Bellissime, leggiadre e sensuali, a passo di danza si mettono in mostra: sono le danzatrici di Antonio Canova. Verranno esposte nella Gipsoteca del Museo Canova di Possagno dal 3 marzo al 30 settembre, in una mostra dedicata alla "Danza nella scultura e pittura di Canova".
Regina dell'esposizione sarà così la "Danzatrice Danzatrice con i cembali" appena restaurata, affiancata, come in una grande festa da ballo a corte, da un nugolo di 50 meravigliose fanciulle danzanti. Grazie ad un impegnativo lavoro di restauro, infatti, l'opera, capolavoro della Gipsoteca, ha recentemente potuto "riavere" mani e i cembali che le erano stati "amputati" da una granata austroungarica durante la Prima Guerra Mondiale.
Canova fu cantore della bellezza classica femminile, e molti si innamorarono delle sue creature: l'Imperatrice Josephine de Behaurnais...
“Canova e la danza”: la lievità restauratrice delle danzatrici alla Gipsoteca di Possagno
TREVISO aise - La Gipsoteca Museo Canova di Possagno, alle porte di Treviso, dedica una fantastica mostra alle danzatrici. A quelle creature, bellissime, che Canova creava, diremmo oggi, come antidepressivo o come antidoto al male di vivere.
Nel senso che si affidava alla loro vitalità, alla "forza della gioventù più vigorosa" che da esse prorompeva, quando sentiva avvicinarsi quello stato di prostrazione fisica e morale che lui stesso attribuiva al "male di qualche amico o alle vicende del mondo". La loro bellezza, lievità, forza scacciava ogni melanconia e ridava al maestro la joie de vivre di cui aveva bisogno. Tre le traspose in marmo che sembrano lottare con la legge di gravità, molte altre si limitò ad abbozzarle, a disegnarle o a dipingerle nelle sue coloratissime tempere.
L'idea per l'affascinante mostra di Possagno, intitolata "Canova e la danza. La...
Arte e gastronomia: a pranzo con Paolo Veronese
[Zafferano magazine, n. 40, febbraio 2012]
“Nelle sale da pranzo di Paolo Veronese” è il quarto volume (“Nelle cucine di Andrea Palladio”, “Déjeuner sur l’herbe con Giorgione” e “Nelle camere da letto di Tiziano”) di un affascinante viaggio nella storia dell’arte del ’500 curato dal prof. Giuseppe Barbieri di Ca’ Foscari, ma anche di enogastronomia esaltata da una serie di chef di fama. Questi, nelle loro interpretazioni culinarie hanno preso a ispirazione il tema dell’ospitalità colta dalle tele e dalle architetture di quattro grandi del Rinascimento. “Un’indagine dunque sulla tradizione artistica del Rinascimento veneto – ha detto Barbieri – coniugati ai moderni scenari della ricerca”. “Una combinazione intrigante tra arte e cucina – ha rilevato il gastronauta Davide Paolini – preziosa per rivalutare il ruolo del...