Il catalogo raccoglie le opere in legno, pietra e bronzo, ideate e realizzate per un percorso espositivo, all’interno del Museo Luigi Bailo di Treviso, rivolto ai non vedenti e ipovedenti, quindi ad una conoscenza tattile della forma. Le sculture distribuite nelle varie sale accanto ai capolavori dell’indimenticabile Arturo Martini e negli spazi del Chiostro, stabiliscono un ipotetico, ideale e stimolante dialogo che coniuga passato e presente. Così collocati, i lavori di Matteo Cocomazzi che, talvolta, nei soggetti femminili morbidi e sognanti lambiscono i territori della plastica martiniana, consentono di “toccare con mano” la bellezza e la sinuosità dei corpi e più in generale, nelle tematiche astrattogeometriche d’ispirazione arcaica e totemica, evidenziano un gioco elaborato di superfici, di pieno e di vuoto, di concavo e convesso, per una lettura a contatto diretto con la forza e la consistenza della materia.
Raccontare la città attraverso gli occhi di chi la vive quotidianamente. Domenico Basso ha chiesto a 40 trevigiani di svelare i loro luoghi del cuore. Ne è uscita una raccolta di brevi racconti che svelano gli angoli noti e meno noti della città di Treviso. Il libro, che vuol essere anche una piccola guida di consigli per chi in poco tempo vuole visitare la città, è un viaggio che porta a galla ricordi e storie di chi in questa città è nato o ha scelto di vivere.
Domenico Basso è un giornalista professionista, nato a Treviso. Ha lavorato a lungo nella carta stampata ed è stato direttore di alcune tra le principali testate televisive del Nordest. Tra le sue pubblicazioni: Sinceramente Vostri (1988), L’inviato a tavola (2004), Signore & Signori di Treviso (2004) e Volti & Storie. 40 protagonisti italiani (2022).
Le fotogra e di Fabio Bonanno ci raccontano frammenti di spensieratezza, momenti di gioco senza freni, con un bianco e nero dai toni sognanti e vagamente malinconici, regalandoci storie che non hanno età. «È il forte sentimento di nostalgia, ma anche di splendidi ricordi della mia infanzia, che mi ha spinto a fotografare i bambini» spiega Bonanno. «Ogni volta che scatto queste foto i miei ricordi, tutte le emozioni perdute, riprendono vita all’improvviso». Ed è in questi scatti che torna a galla la magia, quella che capace di far credere ai bambini, in piedi sul trampolino, di essere pronti a tuffarsi per aggiudicarsi la medaglia d’oro alle olimpiadi, mentre tutto il mondo – proprio come i genitori a bordo piscina, di cui chiedono insistentemente l’attenzione – li guarda in televisione ammirando le loro evoluzioni.
Fabio Bonanno appassionato da sempre di fotografia e animato da un’incontenibile curiosità per l’arte, studia da autodidatta, partecipando a numerosi workshop dove af na il suo linguaggio espressivo. La sua ricerca progettuale si concretizza oggi in una sperimentazione fotografica di stampo documentario che trova corrispondenza in premi e riconoscimenti ricevuti sia italiani che internazionali.
Nel vasto panorama della storia marittima, pochi nomi evocano il fascino e la grandiosità della navigazione come quello dell’Amerigo Vespucci. Questo lavoro è un tributo alla bellezza e all’arte di una nave che rappresenta un ponte tra il passato glorioso dell’era delle esplorazioni e la maestria nautica moderna. Varata nel 1931, l’Amerigo Vespucci non è soltanto una nave scuola, ma un autentico capolavoro di design e ingegneria. Le sue linee eleganti e il suo profilo imponente non solo catturano l’occhio, ma raccontano anche storie di avventure oceaniche e di esplorazioni che hanno segnato la storia della navigazione. Ogni scatto di questa collezione è pensato per trasmettere l’essenza di quest’imbarcazione iconica, catturando la sua struttura, ma anche l’anima che l’ha resa celebre in tutto il mondo. Sfogliando queste pagine, vi troverete immersi nella magia della vela e nella maestosità del legno intagliato, ammirando dettagli che raccontano di anni di maestria e passione. Le fotografie offrono uno sguardo intimo sui momenti quotidiani a bordo, sui magnifici dettagli architettonici e sulle scene spettacolari che solo una nave di questa portata può offrire.
Cesare Gerolimetto nasce a Bassano del Grappa nel 1939. Prima viaggiatore, poi fotografo. Ha compiuto lunghi e rischiosi raid automobilistici trans-continentali in Africa e Asia senza macchina fotografica. Nel 1976, alla vigilia del suo raid più impegnativo (il giro del mondo in camion, riconosciuto dal Guinness book of Records come il primo e più lungo) comprende quanto importante e significativo sarebbe stato documentare anche dal punto di vista fotografico il viaggio. Così la fotografia irrompe nella sua vita. Dal 1984 diventa la sua scelta professionale esclusiva.
Di roccia, come le montagne su cui si muovono rapidi di giorno e di notte. Di cuore, come i sentimenti, spesso celati da un’indole concreta e riservata, che li spingono a partire per correre in aiuto di chi sia in difficoltà, ferito, smarrito. I ricordi di 140 soccorritori sono racchiusi in 58 racconti, due per ciascuna delle Stazioni che dal 1954 sono entrate a far parte del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, servizio regionale del Veneto. Attraverso la loro narrazione vengono ripercorsi gli interventi che in questi sette decenni li hanno segnati nel profondo, vicende conclusesi nella felicità di una guarigione, nella gioia di un ritrovamento, come nel dolore di una perdita. Nelle parole dei protagonisti, sia storici componenti che soccorritori attuali, emergono gli stati d’animo, la fatica, la determinazione nel cercare di risolvere le situazioni difficili che coinvolgono gli abitanti e i frequentatori delle terre alte, dalle Dolomiti al Monte Baldo, dai Colli Euganei all’Altopiano dei Sette Comuni.
Un volume esaustivo e dettagliato, edito in lingua inglese, sulla straordinaria collezione di canzoni di Madonna. Oltre quarant’anni di scrittura e incisioni riassunti, analizzati e per la prima volta raccolti in un libro che non trascura nessun dettaglio dei contenuti, delle origini di oltre 500 canzoni. Un viaggio approfondito per scoprire e celebrare il grande valore del talento compositivo di Madonna, dalle prime sperimentazioni della fine degli anni Settanta, fino ai suoi più recenti successi degli anni Duemilaventi. È il primo volume, interamente illustrato con centinaia di foto, che racconta dettagli noti e sinora sconosciuti su tutte le canzoni pubblicate e inedite. Sono documentate citazioni dirette dalle interviste di Madonna e numerose interviste esclusive dell’autore con i collaboratori musicali dell’artista. Il libro include inserti tematici, retrospettive sui tour di Madonna, schede di approfondimento su alcuni suoi collaboratori e una serie di playlist tematiche che possono essere ascoltate su Spotify.
Giulio Mazzoleni è un artista musicale internazionale, manager, consulente mediatico e organizzatore di eventi culturali con sede a Milano. Con un’esperienza di 15 anni come responsabile marketing e promozione dell’industria discografica, ha lavorato con molti artisti e su molti dischi, tra cui MDNA e Rebel Heart di Madonna.
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A fully comprehensive, English language book, on the immaculate collection of Madonna’s songs. Forty-five years of songwriting and recording recounted, analyzed and – for the first time – presented in a book that will leave no detail untold on the origins and consequences of over 500 song. This is by far the most in-depth journey into Madonna’s songwriting craft from her very first musical endeavors in the late 1970s through her output of the 2020s. It’s the first volume, fully illustrated with hundreds of photos, that covers all the known and unknown details on each of Madonna’s songs. Released and unreleased with a few so far unknown surprises. It includes quotes from Madonna’s interviews and numerous exclusive interviews of the author with her musical collaborators. The book includes special concert tours retrospectives, thematic inserts, profile stories on selected collaborators and a series of cross-referenced playlists that can be accessed on Spotify.
Giulio Mazzoleni is a Milan-based international music artist manager, media-consultant and cultural-events-planner. With a background of 15 years in the recording industry, he has worked with many artists and on many records, including Madonna’s MDNA and Rebel Heart.
Con Valerio Geraci attraversiamo l’America rurale dove gli echi della Beat Generation si riversano sull’asfalto rovente insieme ai resti del sogno americano. Il libro presenta una selezione di immagini a colori in medio formato e i diari on the road raccolti dal fotografo siciliano dal 2016. Al volante, Geraci disegna una mappa intima degli Stati Uniti, una fascinazione e un desiderio coltivati sin dall’infanzia attraverso il cinema, la letteratura e la musica come tante visioni di stelle cadenti. Un repertorio di incontri casuali, paesaggi innocui, liriche provinciali e frammenti di bellezza catturati su pellicola. E poi c’è Brady, un paesino remoto del Nebraska, dove Geraci spegne il motore, instaurando nel corso degli anni una profonda amicizia con James e la sua famiglia. American Eden è una guida all’America marginale, nascosta, ignorata, nostalgica, ma ancora meravigliosa. È un’ode al viaggio e al tramonto come orizzonte infinito, mentre le luci calano sulla grande frontiera. Il tutto è accompagnato dai saggi della storica della fotografia Rachel Sailor, del critico e collezionista Dionisio Gavagnin e del curatore Steve Bisson.
With Valerio Geraci we traverse rural America where the echoes of the Beat Generation spill onto the scorching asphalt alongside the remnants of the American Dream.The book features a selection of medium-format, color images and diaries collected on the road by the Sicilian photographer since 2016. At the wheel, Geraci draws an intimate map of the United States, a fascination and longing nurtured since childhood through cinema, literature, and music like so many visions of falling stars. A repertoire of chance encounters, harmless landscapes, provincial lyrics, and fragments of beauty captured on film. And then there is Brady, a remote town in Nebraska, where Geraci turns off the engine, forging over the years a deep friendship with James and his family. American Eden is a guide to marginal, hidden, ignored, nostalgic, yet still wondrous America. It is an ode to the journey and to the sunset as an endless horizon, as the lights fade on the great frontier. The book includes essays from photography historian Rachel Sailor, critic and collector Dionisio Gavagnin, and the curator Steve Bisson.
Il catalogo è dedicato all’ingresso della collezione dell’ambasciatore Paolo Galli nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe della Fondazione Musei Civici di Venezia. Si tratta di 216 fogli di maestri italiani dal Cinquecento al Novecento: considerata la qualità gli esemplari, la varietà di tecniche e tipologie, il numero di artisti documentati (dai più rari petits-maîtres ai nomi più celebri) per l’istituzione è la più importante aggiunta nel campo della grafica degli ultimi cinquant’anni. Oltre ai nomi classici dei maestri veneziani del Settecento, come Giambattista e Giandomenico Tiepolo, Giambattista Piazzetta, Antonio e Francesco Guardi, Gaspare Diziani, Francesco Fontebasso, la collezione è dedicata soprattutto ai pittori italiani delle altre scuole, in particolare quelle bolognese, romana e fiorentina. Per la prima volta entrano così nelle raccolte Agostino Carracci, il Cavalier d’Arpino, Giovanni Baglione, il Figino, Giorgio Vasari, Francesco Vanni e molti altri. Ma non solamente antichi maestri: vi sono anche testimonianze del Novecento italiano, con Cadorin, Cagli, Mafai, Severini, Sironi, Vedova, a documentare quanto più possibile la storia della grafica italiana. Si tratta di una collezione “colorata”, quasi a sfatare i più tradizionali luoghi comuni sulla grafica. Anche l’osservatore meno attento rimarrà sorpreso davanti alle carte preparate e alla varietà delle tecniche: matite, gessetti, inchiostri di ogni tonalità, acquerelli.
Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento Veneziano (10 ottobre 2024 – 14 gennaio 2025)
Guido Moro, un mondo poetico raffinato e intensamente vissuto, fatto di levigatezze, di fiori sbocciati all’improvviso nelle notti di primavera. Le sue composizioni sono ancorate di frequente all’apparizione di visioni semplici, come la maestà del sole e il silenzio del mare solcato da una barca intrisa di azzurro. Guido Moro riesce a cogliere i singoli atti del vissuto con mirabile capacità di sintesi e di canto, anche osservando una vecchia fotografia un po’ sbiadita, che conserva tuttavia la verità di una compiutezza interiore intensamente perseguita e talvolta raggiunta, attraversata da inesauribili trasparenze e vibrazioni. Ma ad imporsi non può essere che il riferimento alla pienezza dell’amore vissuto senza limiti e che per questo non si spegne, non può morire, perché è vicino a quello dei sognatori, anche si trovano ad essere un po’ confusi e magari un po’ soli.
Guido Moro, avvocato civilista, svolge la propria professione a Treviso. Interessato alle problematiche di soggetti incapaci, ha collaborato con la rivista «Mobilità» e ha fatto parte del Collegio Probiviri dell’Associazione Nazionale Italia – Austria (Sezione Veneto). Amante dell’arte e in particolare della pittura, è autore di testi su noti pittori contemporanei. Ha fatto parte del Consiglio Direttivo dell’Associazione Culturale Paolo Rizzi nel triennio 2012-2014. Attualmente è Vice Presidente dell’Associazione Eventi Artistici Treviso.
La costruzione della Superstrada Pedemontana Veneta è un’occasione per osservare e conoscere il territorio che attraversa, costruendone una nuova immagine. Questo ampio spazio intermedio tra le Prealpi e la pianura con la fascia delle risorgive, viene descritto per raccontare la varietà di fenomeni che lo stanno profondamente cambiando rispetto al passato. La Pedemontana Veneta, nonostante la continuità geografica, comprende sistemi territoriali notevolmente variegati, diverse vocazioni produttive e differenti caratteristiche morfologiche e insediative.
La Superstrada viene raccontata come un itinerario tra paesaggi mirabili, dove i caselli diventano inedite porte di accesso a luoghi turistici e a nuovi spazi plasmati radicalmente dalla presenza di tradizionali, ma anche rinnovate, produzioni manifatturiere e agricole.