Bellezza e sapori. Guida (insolita) delle ville venete
Le Ville venete rappresentano oggi un modello da imitare, soprattutto in tempi di crisi. Lo sostiene Giuseppe Barbieri, che ha curato per Terra Ferma il volume Ville venete, un nuovo sguardo (160 pagine, 39 euro). La Villa veneta ha segnato in modo indissolubile la storia dell’architettura e del paesaggio veneto. Oggi il tema viene riletto dal professore di Ca’ Foscari alla luce di un «nuovo sguardo», quello del «patrimonio culturale in rete». La Villa non è stata solo un esempio di dimora ma ha interpretato per più di un secolo un esempio di azienda che interpretava con canoni avanguardistici per l’epoca i concetti di bello e di utile. Il recupero delle terre e la razionalizzazione delle coltivazioni sono solo due filoni con cui è stata rivoluzionata la vita nelle campagne della nostra regione all’epoca della Serenissima. Quale lezione ci può dare oggi, in questi tempi di crisi, la «civiltà delle Ville venete»? Cercano di dare una risposta il curatore dell’opera, Giuseppe Barbieri, e i contributi di Ivano Gatto, Margherita Naim, Fabio Pittarello e Antonio Scardaccio. Il volume si inserisce nella collana «Comune e Diverso» avviata nel 2012 dalla banca Friuladria con lo studio sul Pordenone. Nella seconda parte il libro punta invece a integrare questo patrimonio culturale col comparto gastronomico nel tentativo di valorizzare le profonde radici del territorio. Vengono così illustrati sette progetti gastronomici di altrettanti grandi chef del Triveneto che esaltano nelle loro ricette i prodotti tipici del Veneto.
A. Pad.
Corriere del Veneto (8 marzo 2014)