Presentazione dell’Atlante Trevigiano
[Il Popolo Veneto]
Treviso – Venerdì 11 marzo prossimo, alle ore 18, il geografo Claudio Cerreti (docente all’Università Roma Tre e direttore del «Bollettino della Società Geografica Italiana») sarà a Treviso, nella sede della Fondazione Benetton Studi Ricerche (Via Cornarotta 7), per presentare il catalogo Atlante Trevigiano. Cartografie e iconografie di città e territorio dal XV al XX secolo, insieme a Massimo Rossi, geografo, responsabile della cartoteca della Fondazione e curatore scientifico della mostra omonima (aperta negli spazi Bomben dal 22 gennaio al 17 aprile 2011) oltre che della pubblicazione. Sarà presente all’incontro Massimo Quaini, docente di Geografia all’Università di Genova. Nel catalogo, aperto dalla prefazione del direttore della Fondazione Marco Tamaro e dal saggio introduttivo di Massimo Quaini (Un piccolo viatico per un cammino sicuro attraverso i paesaggi della cartografia), Massimo Rossi ci conduce lungo un articolato itinerario che dai documenti cartografici della città (vedute, piante, scorci) passando per le Civitates orbis terrarum e la "città zenitale", dal contesto risorgimentale alle topografie cittadine di inizio Novecento, giunge fino al Piano regolatore di Treviso del 1946. A quelli "cittadini" seguono i documenti cartografici del "territorio", agli atlanti neerlandesi e veneti la cartografia manoscritta rappresentata dall’estimo del Trevigiano, per giungere, ancora, alla visione zenitale della cartografia dei militari. Completano il volume una nutrita bibliografia e un prezioso documento inedito costituito dall’Idea topografica del Trevigiano di Antonio Prati, oltre naturalmente agli elenchi analitici delle carte esposte e al catalogo della collezione Vianello Bote. Si tratta di una pubblicazione edita dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche, con la collaborazione di Antiga Edizioni che ne cura in particolare la distribuzione in commercio (Atlante Trevigiano. Cartografie e iconografie di città e territorio dal XV al XX secolo, a cura di Massimo Rossi, Fondazione Benetton Studi Ricerche-Antiga Edizioni, Treviso 2011, formato cm 34 x 24, 108 pagine, 80 illustrazioni, prezzo di copertina 25 euro, ISBN 978-88-88997-45-2).
Da una collezione privata di stampe cartografiche l’idea di una più vasta operazione culturale: restituire a ogni singolo documento il contesto organico di provenienza, per allargare lo sguardo alla storia europea della rappresentazione dei luoghi. La collezione Vianello Bote, recentemente acquisita dalla Fondazione Benetton, copre un arco temporale di cinque secoli e testimonia il lavoro dei principali cartografi editori neerlandesi, francesi, tedeschi, inglesi e italiani che, tra XV e XIX secolo, hanno prodotto i più importanti atlanti in commercio.
Oltre a indagare sull’insieme di relazioni sociali tra stampatori, editori, geografi, umanisti, tecnici, artisti locali e internazionali che hanno tenuto saldamente legata la rappresentazione locale ai più grandi fenomeni editoriali europei, la mostra Atlante Trevigiano, e con essa il catalogo, vuole anche provocare una riflessione sulle modalità di "costruzione" di una collezione di stampe antiche.
Spesso l’esito di decenni di frequentazioni antiquariali e di mostre mercato è connesso a scempi perpetrati ai libri originali, in molti casi provenienti da biblioteche pubbliche. Le immagini del territorio o della città vengono ritagliate dalle pagine di atlanti o libri geografici, decontestualizzate e sigillate in passe-partout a loro volta rinchiusi in cornici, appesi a pareti di rappresentanza. Con Atlante Trevigiano si cerca di riflettere anche sui modi di fare le carte, oggi come in passato specchi del contesto culturale e della capacità sociale di leggere e restituire il territorio.
(c.s.)