Tiziano, la camera da letto, il cibo
Il mattino di Padova
Le idee cambiano il mondo perché ci offrono prospettive diverse per guardarlo. I volumi della collana «I luoghi della modernità» ideata da Friul Adria, curata da Giuseppe Barbieri di Ca’ Foscari ed edita da Terra Ferma, arricchiscono il nostro quotidiano di nuovi orizzonti sensoriali. Fino ad ora il progetto ci aveva stuzzicato, tenendoci però anche un pochino sulle spine. La scoperta dei grandi artisti veneti del Rinascimento era cominciata con Palladio. Durante un’ipotetica visita guidata ad una villa veneta eravamo partiti dalla cucina: Palladio era un architetto che odiava il luogo del cucinare, ma siccome era un genio creò delle cucine meravigliose che oggi definiremo gioielli di design minimalista. Grazie al Giorgione eravamo quindi scivolati nei verdi luoghi attrezzati del paesaggio, ovvero in giardino dove avevamo riscoperto il piacere dei déjeuners, flirtando sull’erba. Il gioco si fa serio: con il terzo volume presentato ieri alla sala Rossini del Caffè Pedrocchi, siamo finalmente giunti nella stanza più… lussuriosa. Nelle camere da letto del Tiziano è un volume che si presenta con un layout grafico da «woman in red». La temperatura non è proprio hard ma sale con la Venere d’Urbino dipinta nel 1538 che si riproduce dipinta interamente di rosso. Un nudo femminile che, spiegherà Barbieri, è alquanto casto poiché la Venere in questione è adagiata sul fianco destro, il che significa che anela alla maternità. Passano 10 anni e Tiziano dipinge «Venere con organista», un altro magnifico nudo femminile. Stavolta però Venere è adagiata sul fianco sinistro (e quindi pensa all’organista?). Senza prestare il fianco all’ironia: Tiziano è il pittore che ha inventato la camera da letto. Ha fatto sussultare le lenzuola. Con lui il letto è sfatto, le lenzuola hanno ospitato battaglie, incursioni, tafferugli amorosi. E già che siamo stesi… c’è chi dopo l’amplesso ha voglia di fumare una sigaretta e a chi l’amore, invece, mette appetito. Preferiamo di gran lunga questi ultimi. Nella seconda parte del volume, infatti, cinque chef – Carlo Cracco, Simone Padoan, Fabrizia Meroi, Andrea Spina e Renato Rizzardi – ci inebriano con i loro 5 percorsi culinari. Pura libidine. Partendo dal presupposto che a letto si può far colazione e che a letto, o per il letto, si consigliano cibi sensuali, afrodisiaci. Carlo Ottaviano del Gambero Rosso accompagna i lettori in questo viaggio gastronomico spiegando il significato dei suggestivi progetti culinari proposti, mentre terminano il libro dieci ricette rinascimentali declinate nel contemporaneo.
Barbara Codogno