Le ricette con il "fiore d’inverno"
[La Gazzetta del Radicchio]
Piatti casalinghi e della tradizione a base di radicchio raccolti in un libro edito con la collaborazione del Consorzio
Moltissime e gustose ricette raccolte in un volume per esaltare le inimitabili caratteristiche del pregiato ortaggio trevigiano che, primo fra tutti, ha ottenuto l’Igp nel 1996. Secondo gli storici la coltivazione del radicchio veneto è iniziata intorno alla metà del Cinquecento, probabilmente a Dosson, in provincia di Treviso, diffondendosi rapidamente dopo aver scoperto che poteva essere mantenuto fresco durante l’inverno e che, se conservato in un ambiente ideale e sottoposto a particolari tecniche, poteva produrre un nuovo germoglio.
Il capostipite dei radicchi veneti è il Rosso di Treviso, successivamente distinto in "precoce" e "tardivo". Quest’ultimo viene sottoposto alla particolare tecnica della forzatura-imbianchimento. Tutti gli altri radicchi derivano dall’incrocio (spontaneo o guidato) con la scarola, che nel XVIII secolo ha dato origine al Variegato di Castelfranco. Il libretto fresco di stampa, pubblicato in coedizione con il Consorzio di tutela Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco, raccoglie 26 ricette "casalinghe e tradizionali" e 25 ricette "gourmet".
Dopo aver acquistato un radicchio di qualità, garantito dal marchio del Consorzio, aver mondato i mazzetti, avendoli privati della parte esterna della radice (quella scura) e lavati in acqua corrente, siamo pronti a degustarlo semplicemente crudo, magari leggermente condito con una salsa a base di olio e limone, o anche come ingrediente principale per insalate miste, arricchite con scaglie di grana padano e acciughe sciolte nell’olio. Un altro classico è il radicchio ai ferri, ma un piccolo accorgimento può aiutarci a ottenere un contorno perfetto nella sua preparazione: sarà sufficiente condire i cespi di radicchio, tagliati a metà o a quarti, con olio, aceto, sale e pepe e passarli per qualche minuto nel forno a microonde prima della grigliatura vera e propria.
In questo modo il radicchio rimarrà morbido e non si seccherà come spesso succede cuocendolo direttamente sulla piastra o sulla griglia.
Infine, un suggerimento: dopo l’acquisto se non viene consumato subito è importante conservare il radicchio in frigorifero correttamente, e cioè nella parte più bassa del frigorifero, inserito in sacchetti di carta non plastificata così da permettergli una traspirazione che consente di non far marcire le foglie.
Il Radicchio Rosso di Treviso
Illustrazioni di Andrea Tich
Terra Ferma Editore
Pagine: 96
Prezzo di copertina: 5 euro