La "bottega" di Busato torna a vivere per l’arte
[Il Giornale di Vicenza]
Dopo i disastri dell’alluvione
Tante presenze confortanti (Calabrò, Luciano) e incisioni di grande livello (Armano)
La "Bottega" di Busato a santa Lucia torna a vivere dopo essere stata sommersa da un metro d’acqua nella recente alluvione. I danni sono stati pesanti: molto della memoria storica della Bottega, fondata da Ottorino Busato, papà di Giuliano, rischia di andare perduto. Ma la forza di Giancarlo Busato e della sua équipè ha ripulito tutti i locali e ridato loro vita. Pochi giorni fa, Giancarlo ha stampato un’incisione di Elio Armano, l’artista padovano che ieri ha presentato al "Pedrocchi" il suo libro "Pensare con le mani". L’incisione è stata allegata ad alcune copie di questo racconto della sua vita artistica, tant’è che il sottotitolo recita "45 anni di scultura fotografata da Giovanni Umicini". La Bottega di Busato nei giorni scorsi s’è animata anche di altre presenze: da Stefano Luciano, giovane artista che presto a Montecchio Maggiore aprirà una sua mostra di grafica, sino al grande Vico Calabrò, il pittore di Caldogno (appassionato di ciclismo, cui ha dedicato un libro di suoi lavori) da sempre amico della famiglia. È stata sua la prima incisione del Terzo Millennio, dedicata a Giuliano Busato, e adesso Calabrò ha voluto segnare con un suo lavoro anche la rinascita della Bottega.